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domenica 5 maggio 2024

COMANDI!

La mia anziana zia veneta Alice, donna del popolo a cui ero affezionatissimo, aveva una strana abitudine. Quando le si rivolgeva la parola per una qualsiasi richiesta, lei alzava la testa e rispondeva con la sua parlata veneta "COMANDI!". Era una abitudine normale delle sue parti (Rovigo, profonda campagna veneta) ed era serissima mentre lo diceva.

Mio padre si arrabbiava per quella che a lui pareva una espressione di mero servilismo e la esortava a non dire "comandi" ogni volta. Mia zia lo ascoltava, si vedeva che cercava di controllarsi ma se era sovrappensiero rispondeva così. Lo faceva anche con noi bambini, cosa che a me e mia sorella, piccoli bauscia milanesi, faceva ridere. "Zia Alice! Zia Alice!" "Comandi!" Eheheh

So che nell'esercito per questo motivo un tenente veneto ai tempi della Prima Guerra Mondiale rischiò la fucilazione. Infatti rispondeva sempre così anche se a parlargli erano dei sottoposti, semplici soldati. Il suo capitano una volta lo sentì e si incazzò di brutto. Lo spaurito tenentino rischiò grosso.

Che volete che vi dica? Le abitudini acquisite da piccoli sono difficili da estirpare. Anche per me. Di sicuro infatti so che quando sento qualcuno rispondere in veneto "Comandi!", mi ricordo di mia zia e mi vien voglia di abbracciarlo.

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