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domenica 26 novembre 2023

L'OCCHIO DEL DIAVOLO

E’ capitato a tanti. Succede qualcosa di strano camminando nella propria casa di notte. A luci spente si cammina davanti al solito specchio e per un attimo si intravede nella sua superficie una figura che si muove. Mi spavento, sembra di aver visto un fantasma nella penombra.

Dura un attimo poi la razionalità ritorna: ma no, sono io. Non c’è niente da fare però, è notte e la mente non trova appigli. Sicuro? Sono veramente io quello che ho visto? Una sensazione straniante. Magari per un attimo sono riuscito a vedere un fantasma, la mia ombra bianca, qualcosa che di giorno non riesco a vedere

Tornando a letto sotto le coperte, capisco perché lo specchio viene chiamato l'occhio del diavolo. C’è qualcosa di mostruoso e inquietante in ogni specchio: ti guarda senza vedere, è trasparente e impenetrabile. Moltiplica senza generare, lavora sempre ma non si consuma mai. Anche se viene usato per 1000 anni.

Penso a quando non c’erano specchi, a parte le pozze d’acqua con i loro cerchi concentrici, specchiarsi era evento raro. Forse era meglio. Quando gli antichi soldati si specchiavano, spesso dopo lo distruggevano. Vi avevano intravisto una faccia cattiva che li guardava.

In molti ricoveri per anziani so che li hanno proprio tolti, i più deboli non si riconoscono più  e sembrerebbe di essere osservati da estranei. E anche alle signorine di una volta si sconsigliava di rimirarsi troppo nel vetro, la vanità è pericolosa per l'anima, in Paradiso non ci saranno specchi.

Ma adesso l’occhio del diavolo è in casa mia e di notte è inquietante.

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