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sabato 25 novembre 2023

GLI EX

"Enea, fuggito da Troia in fiamme, prima di sbarcare nel Lazio e fondare Roma, gira per mezzo Mediterraneo alla ricerca del posto giusto." Questa, molto in sintesi, è la trama dell'ENEIDE di Virgilio, uno dei libri fondamentali per capire la società antica, allo stesso livello dell'Iliade o l'Odissea.

Opera talmente importante che Dante, nella sua Divina Commedia, sceglie proprio Virgilio per accompagnarlo nel suo viaggio negli inferi. I maestri non si dimenticano.

Nel suo vagabondare per il mare, Enea sbarca anche a Cartagine, città fondata e comandata dalla bellissima regina Didone. Come in un romanzo, tra Didone ed Enea scoppia la passione e vivono una intensa storia d'amore.

Ma dopo qualche tempo Enea scalpita, sente che ha una missione da compiere, fondare Roma. E così, anche un po' vigliaccamente, una mattina scappa abbandonando Didone, che dall'alto delle mura vede con le lacrime agli occhi la nave con il suo amato andarsene via. Disperata si uccide.

Non è finita. Enea non solo vaga per il mare ma gli Dei gli concedono di viaggiare anche nell'aldilà (ecco perché Dante scelse Virgilio come guida), per conoscere il suo passato e il suo futuro. Enea naturalmente incontra le anime di un sacco di gente morta, tra cui i suoi genitori.

Ed ecco quello che ci interessa: tra le varie anime Enea scorge anche quella di Didone. Pentito di averla trattata così male, Enea si mette a piangere e si inginocchia chiedendole scusa.

"….appena l´eroe troiano
le fu vicino e la riconobbe tra le ombre
tenebrosa, come quella luna che all´inizio del mese
uno pensa di vedere o d´aver visto tra le nubi,
versò lacrime e parlò con dolce amore:
"Infelice Didone, dunque mi era giunta vera la notizia
che eri morta e con la spada avevi raggiunto la fine?
Ahi, ti fui causa di morte? Per le stelle giuro;
per i celesti e se c´è lealtà sotto il più profondo della terra,
contro voglia, o regina, me ne andai dal tuo lido.
Ma gli ordini degli dei mi spinsero, coi loro poteri…
"

Ma Didone cosa fa? Senza dire una parola e tenendo fissi gli occhi al suolo, si alza e se ne va, entrando in un bosco dove sparisce, lasciando Enea sconvolto.

Nel nostro piccolo, Virgilio ci lancia un messaggio. Sta suggerendo insomma come comportarci quando ritornano certi ex. Questo è il vero No-contact, come si chiamerebbe oggi. Nessuna parola, tanto quello che dovevamo dirci ce lo siamo già detti. Non è odio, ognuno ha fatto le sue scelte e le strade si son separate. Ognuno viva con i suoi rimpianti.

PS: grazie a tutti quelli che mi fanno notare la modernità dei poeti classici

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