Visualizzazioni totali

domenica 29 gennaio 2023

LA SINDROME DI REBECCA

E' una patologia dell'amore molto interessante. Capita che a volte si inizi una relazione amorosa con una persona che si scopre ancora molto, troppo legato/a ad un ex al punto tale che rovinerà la nuova relazione. Una volta era tipica dei vedovi/e che non riuscivano a staccarsi dal ricordo del coniuge, oggi si può presentare in varie forme.

Il nome Sindrome di Rebecca nasce da un famoso film di Hitchcock del 1940, "Rebecca, la prima moglie", in cui un vedovo, malgrado un nuovo matrimonio, era ossessionato ancora dal fantasma della prima moglie, al punto tale che la giovane nuova moglie era esasperata. Il film dopo vari colpi di scena finisce male, tra pazzia e incendi.

Anche Verdone, per dare un tono più leggero al tema, affrontò lo stesso tema in "Viaggi di Nozze", in cui un barone della medicina, pignolo e vedovo spingeva la nuova moglie a comportarsi, vestirsi, parlare come l'altra. Lo svolgimento è esilarante ma curiosamente anche questa volta finiva in tragedia dato che la nuova moglie (interpretata dalla bravissima Veronica Pivetti) preferiva suicidarsi.

D'accordo, sono solo due film, ma la patologia è da considerare con molta attenzione perché ho visto che il fantasma dell'ex può amareggiare se non rovinare la vita. E' successo talmente spesso che sento alla mia veneranda età di dare un monito ai più giovani.

Attenzione, quando si inizia una nuova relazione, che il partner abbia il cuore libero. Un po' di rimpianto è lecito ma c'è un limite da non superare. Gli ex devono essere confinati in un passato che non ritornerà e non può ritornare. Non accettate con leggerezza situazioni ambigue fin dall'inizio.

E non commettete l'errore (frequente nel mondo femminile) di pensare "con il mio amore, la mia devozione, la mia passione…lo cambierò! Alla fine amerà solo me e la ex non la sentirà più". Rischiate che ci sia un'ombra quotidiana nel vostro rapporto e brutte sorprese in futuro. Non esiste un amore al 90%, l'amore è un sentimento onesto, mi devo fidare in ogni momento di te.

Avete il diritto (e il dovere) di fare le vostre esperienze, ma attenti se c'è qualcosa che fin dall'inizio vi esclude.

Nessun commento:

Posta un commento