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giovedì 19 maggio 2022

HAI MAI LETTO UN LIBRO DI FABIO VOLO?

Certo, non ricordo però esattamente se uno o due, è stato anni fa. Lui mi stava simpatico quando faceva l'inviato delle Iene. Di sicuro di suo ho letto "E' una vita che ti aspetto", un libro che all'epoca aveva venduto uno sfracello.

Non era male, però aveva un grosso, enorme difetto che a quanto mi dicono si ritrova in altri suoi libri. Questo suo infatti non è un romanzo, ma una sorta di diario in cui Volo racconta di suoi viaggi, esperienze, avventure etc. Io… io… io… L'autobiografismo è il peccato originale che rende insomma i suoi libri scadenti: Volo è una persona intelligente che riflette, scrive e magari espone cose interessanti ma sempre relative alla sua vita personale, intima. Non a caso fuori dall'Italia, dove non è conosciuto, vende poco.

L'Autobiografia, se ne deduce, ha senso se già ti conoscono almeno di fama, altrimenti meglio lasciar perdere. E purtroppo mi dicono che in molti neo scrittori ci cascano. "Se lui pubblica il suo diario, perché non posso farlo io, che scrivo meglio?". "Perché lui è .lui, e tu non sei un cazzo", vorrebbero scrivere molte case editrici nella cortese lettera di rifiuto.

Se un domani per esempio la Ferragni vorrà scrivere la sua vita avrà la fila di Editor fuori dalla porta, che uno scrittore comune se li sogna. A lui toccherà scrivere in 3° persona e raccontare storie, non è detto però che sia peggio. Almeno ci ha provato.

Tornando a Fabio Volo, lui ha sfruttato molto bene all'epoca l'onda del suo successo personale come attore e presentatore. In questo è stato bravo.



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