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martedì 3 maggio 2022

GASTON

Pronto Gaston? Come va? Proprio te cercavo, so che tu sei stato tante volte a Parigi.

“Ah, nei tempi belli caro Luca ci andavo anche dieci volte l’anno per lavoro. Ora sono in pensione ma mi è rimasta nel cuore. La Ville Lumière, salutamela tanto.”

“Perfetto, sei la persona giusta allora a cui chiedere. Posso farti qualche domanda?”

“Mais ouì, Lucà, certamente.”

“Ehm senti Gaston, partiamo proprio dal basso. E’ vero che Parigi è insieme a Zurigo ed Hong Kong la città più cara del mondo?

“Ma no, sono leggende. Certo, non è a buon mercato ma per te che vieni da Milano troverai prezzi simili. Ci sono soluzioni per tutti i prezzi: se vuoi mangiare con 5 euro sarà difficile ma nei ristoranti normali con 30-40 te la cavi. Tranquillo. E se per strada ti vien appetito, entra in una boulangerie, una panetteria, e prenditi una fetta di flan patissier sans patè, un dolce buonissimo, giallo e gelatinoso.”

“An flòn patissiè, si vu plè. Mi sta venendo fame.”

“Certo, se poi vuoi andare da Chéz Maxim il prezzo si alza un po’...”

“Non ci penso nemmeno. E’ vero poi che a Parigi piove sempre?

“Ma va, altra leggenda. Però è indubbio che fa freschetto. Copriti bene, in maggio è come girare in Italia a febbraio-marzo. Non sottovalutarla. Voi dove starete?”

“Abbiamo trovato un albergo a Pigalle.”

“Ahahah vicino al Moulin Rouge, la zona più sensuale di Parigi. Occhio a non entrare in un sexy shop!”

“Farò il possibile. Gaston, domanda delicatissima: è vero che i parigini sono spocchiosi, stronzi e non sanno l’inglese?

“Non è vero, l’inglese lo parlano tutti però ti do un suggerimento. L’inglese faranno finta di non capirlo, tu sforzati di parlare francese, aiutati con i gesti semmai anche se farai figure barbine. Apprezzeranno lo sforzo ma non aspettarti soprattutto all’inizio tanto calore umano, non sono come noi latini. Sono fatti così, un poco sciovinisti.”

“Secondo te cosa non mi posso perdere, cosa devo vedere?”

“Non fare l’errore di fiondarti al Louvre per la Gioconda, preparati in quel caso ad una grossa delusione, è piccolina e lontana. Secondo me sarebbe meglio, visto che hai solo un weekend , prendere un biglietto di quegli autobus turistici che fanno il giro per la città. Anzi meglio, il bateau mouche che attraversa lento il fiume Senna. E poi c’è una cosa che secondo me non ti puoi perdere, una esperienza mistica, da lasciare a bocca aperta e che si trova solo a Parigi.”

“Oddio, cosa?”

“La Sainte-Chapelle, quasi interamente vetrata e così bella da togliere il fiato. Se poi trovate una giornata di sole ti resterà nel cuore. Non perdertela, magari poi ci scappa un giretto all’Ile de la Cité, il suo quartiere, che per me è uno dei più belli e tipici di Parigi.”

“Grazie di tutto Gaston, anzi mercì. Sarà impegnativo ma affascinante.”

“Ouì cher Luca, ce sera fascinant.”



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