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mercoledì 28 aprile 2021

 PERCHE' GLI ITALO-AMERICANI MANGIANO COSI' TANTO POLLO?

Mica solo gli italo-americani, il pollo è presente nella cultura alimentare di base in ogni nazione. Il motivo di ciò l'ho scoperto in un libro curiosissimo "BUONO DA MANGIARE" di Marvin Harris (Einaudi 1992), che analizza i tabù alimentari di tutto il mondo dalla Preistoria ad oggi.
Un libro molto molto
divertente
e illuminante: parlare di cibo infatti in genere non si fa, è considerato volgare. Noi intellettuali ci dedichiamo a ben altro di più nobile (poesia, arte, scienza, letteratura…). Como, il dio delle mense, non è ammesso nell'Olimpo.
Eppure il cibo è una parte importantissima nella nostra vita quotidiana. Un giorno o l'altro qualcuno mi spiegherà il perché profondo di tale avversione.
Tra le tante notizie del libro una mi rimase impressa. Gli esseri umani sono notoriamente onnivori, hanno mangiato nella loro storia di tutto (dagli insetti ai cani alla stessa carne umana).
E contemporaneamente sono sorti qua e là vari tabù alimentari: proibitissimo per un mussulmano mangiare maiale, per un indiano la vacca. disgustoso per un europeo nutrirsi di insetti, gli antichi romani vietavano la carne cruda (il cui uso limitato permane ancora oggi in occidente), alcool serpenti e funghi sono vietati un po' ovunque etc. Ogni cultura ha i suoi tabù.
Solo un animale è mangiato dappertutto nel mondo: il pollo. Povero pollo. Offri ad uno straniero del pollo cucinato e sei sicuro che non lo offendi. Importante in questi tempi politicamente corretti. E ora anche alimentarmente.
Un dubbio però mi era rimasto dopo la lettura del libro: se dopo morti scopriamo che Dio è a forma di pollo siamo fregati! Una eternità sul girarrosto!



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