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venerdì 16 aprile 2021

 HAI MAI PARTECIPATO AD UN ESORCISMO?

Ebbene sì, ho anch’io un passato tenebroso. Qualche anno fa ebbi una storia con una donna ultra-cattolica, di quelle oltre il bigottismo, che era sempre in prima fila nelle cerimonie sacre e quando c’era da pregare (tranquilli, a letto era scatenata). Le Messe a cui mi portava duravano minimo quattro ore con punte di sette per intenderci: canti sacri, preghiere, cerimonia, confessioni pubbliche, lungo discorso dell’ospite d’onore, dibattito, ancora canti...
Sinceramente, non mi annoiavo mai. Guardavo tutto interessato come un antropologo, non pensavo che nel 2015 in Italia ci fossero ancora queste cose. E non pensate a incontri da carbonari, le riunioni erano molto frequentate, bisognava arrivare presto sennò non trovavi posto. Sto cercando di descrivere senza giudicare o denigrare (la religione è argomento delicatissimo), solo ciò che ho visto.
Il culmine lo si raggiunse a Rimini. Dovete sapere che la cittadina romagnola è piena di enormi capannoni per eventi (un modo per avere turismo anche nei mesi freddi, presumo) e ogni anno i gruppi cattolici, da Comunione e Liberazione in giù, organizzano meeting vari. Se vi capita andateci, non ve ne pentirete. Avete presente James Brown nei Blues Brothers? Una roba così però in italiano e che dura tre giorni di fila.
Ogni tanto nel pubblico una donna dava fuori di matto, urlando e contorcendosi come un’epilettica. Per me era una crisi isterica ma meglio tacere, mi rendevo conto che ero l’unico a pensarla così: “è il demonio che aleggia nell’aria alla ricerca delle anime più deboli”. Sono ossessionati dall'idea del diavolo. Arrivavano quattro ragazzoni che la circondavano e presto compariva un sacerdote che con un breve esorcismo, tramite formule e mostrandole una sacra ostia intimava al diavolo di andarsene e di lasciare posto a Gesù. 2015, Rimini.
Naturalmente il vostro affezionatissimo, che non aveva mai visto un esorcismo dal vivo, alzava il collo e cercava di sbirciare il più possibile, ma i ragazzotti facevano muro e si vedeva ben poco. In compenso però la donna si placava e in 10 minuti era tutto finito.
Da un certo punto di vista era ammirevole. Comparate infatti quell’intervento ad uno più moderno: TSO in ambulanza, psicofarmaci, test psicodiagnostici, casa di cura, colloqui, psicoterapia… molto più lungo e costoso. Professionalmente parlando, tanto di cappello, i miei apprezzamenti. Certo, la possibilità di una recidiva era assai alta, ma questo accade anche in trattamenti più “scientifici”.
Tornai a casa con tanto a cui pensare.
Ah, e la storia con quella donna? Finì perché andò a letto con un altro, come a volte succede anche a donne più comuni. Solo che per giustificarsi lei tirò ancora in ballo la religione: “mi sono sentita come Maria Maddalena, la peccatrice.”. Ma va a cahare!



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