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venerdì 9 aprile 2021

COME ERA L'ADOLESCENZA NELLA ANTICA ROMA

Nei miei studi classici quando ero ragazzo avevo appreso divertito che, gli antichi Romani dividevano la vita dell'uomo in due fasi, "puer" e "vir". Era per me interessante notare quando il puer diventava vir: ed era quando aveva un figlio e iniziavano le "virili responsabilità". Per cui paradossalmente c'erano puer di 50 anni e vir di 16.

Ho semplificato ma le categorie principali queste erano. Poi c'erano naturalmente varie denominazioni che indicavano stato ed età (homo, iuvenes, parvulus, catulaster, senex etc)

Per le ragazze il discorso era simile (puella e foemina), legato alla maternità. Il concetto di adolescenza come lo intendiamo noi, una età speciale della vita con caratteristiche e diritti particolari dai 13 ai 19 non esisteva. Del resto mi sembra sia un concetto abbastanza recente, nato negli ultimissimi secoli,

Insomma, nell'antica Roma dovevi sbrigarti a crescere. Indugiare troppo nella giovinezza era considerata prova di scarso carattere e quindi di debolezza, gravissimo peccato per un Romano antico. Per esempio "Innamorarsi" era tollerato solo nei giovanissimi e per una volta, altrimenti sfioravi il ridicolo e di essere considerato un vizioso.

Dura in una società così, che elogia la forza e il dominio, la vita dei sentimenti.



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