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giovedì 8 aprile 2021

 COME ESSERE SEDOTTI

“Bisogna premiare le donne quando fanno le zoccole.”
“Cosa dici, zio?”
“Sveglia, giovane! Altrimenti non batterai chiodo da grande.”
“Non capisco tanto, zio.”
“Quanti anni hai?”
“Dieci e mezzo.”
“Capirai più avanti quello che ti ha detto zio, stai attento ai loro segnali.”
Di che segnali parlava? Mi immaginavo ragazze con le bandierine che facevano i segnali come nelle piste d’atterraggio. Io tenevo per mano lo zio ma all’epoca sono sincero non è che lo capissi molto. Zio Giorgione era la pecora nera della famiglia, il cattivo esempio. Mia madre non mi lasciava volentieri da solo con lui, ma quel giorno aveva un impegno e lo zio nel parco ne approfittava per istruirmi sulle cose della vita.
Come spesso mi succedeva da piccino, capivo la metà della metà di quanto mi diceva zio Giorgione ma facevo così: dato che erano cose “importanti” ascoltavo, mettevo tutto in un cassetto dove le avrei tirate fuori più avanti.
“Hai capito bene quello che ti ho detto? Le premierai?”
“Si, zio.”
“Bravo Luchino. Adesso lo vuoi il gelato?”
“Ma vai!”
Lo zio era bravissimo a capire quello che volevo.
Purtroppo nella vita ho raramente approfittato dei suoi avvisi (sorry, zio) ma oggi mi sono improvvisamente ricordato quel discorso lontano. E’ successo questo: la mia gatta stava tampinando il domestico peruano che viene a fare le pulizie. Voleva un’altra bustina di croccantini ma ne aveva già avuta una.
All’ennesimo no, lei cosa ha fatto? Si è sdraiata languida per terra guardandolo con occhi dolci e chiamandolo con sospirati miagolii.
Un tentativo di seduzione talmente sfacciato che io e Luis ci siamo guardati e messi a ridere. Lei continuava a fare morbidi Miao e io mi sono improvvisamente ricordato di Zio Giorgione. Devo cedere. Bisogna arrendersi davanti alla seduzione, un premio ci vuole per tutto quello sforzo.
“Ma sì, bella zoccolina mia, vuoi un’altra bustina?”
“Miao.”
“Vieni qui che te la dà il Luca tuo. Tieni, amore.”
“Mao!”
Bello arrendersi. Che ci volete fare, al cuore non si comanda.



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