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martedì 20 aprile 2021

 E' DIFFICILE DIVENTARE UN MAGISTRATO?


Per rispondere a questa domanda devo scrivere parole molto delicate ma per me doverose.
Avendo lavorato infatti come Psicologo in Tribunale per quasi 30 anni, ho avuto l’occasione di conoscere molti magistrati e di qualcuno sono pure diventato amico (grandissimo onore, vi assicuro).
Essendo una categoria di solito molto chiusa, il vostro affezionatissimo ne ha approfittato per osservarla e vedere se c’erano magari caratteristiche comuni. Volevo appunto condividere tali considerazioni con voi. Sono personali, lo dico subito, ma frutto dell'esperienza diretta.

.Intelligenza: sarà anche una irritante banalità, ma di base i giudici sono persone intelligenti. Molto, non ci sono scemotti tra loro. L’esame di Magistratura per diventare giudice è del resto il più difficile che c’è oggi in Italia: bisogna sapere tutto di tutti, compierlo entro una data età, rifarlo solo una volta, le commissioni sono severissime etc. Tutti i giudici quando accennavano alla loro giovinezza lo facevano spesso sospirando, l’avevano sacrificata. Mesi e anni passati sui libri in situazioni quasi monastiche. Certo, dopo farai parte di una elite ma il prezzo da pagare è alto.

.Correttezza: impressiona poi venire a sapere che non vengono valutate solo le capacità per così dire nozionistiche, ma anche quelle morali e personali. Si viene scannerizzati a 360° gradi, anche solo per questo non so se io l’avrei passato. Ovviamente ho incontrato tra loro anche “pecore nere”, di cui ho una mia piccolissima lista, ma sono veramente eccezioni e vengono isolate presto, ve lo assicuro anche se non mi credete. Il guaio è che un magistrato occupa una posizione talmente elevata che per esempio la pigrizia (molto peggiore della corruzione a mio avviso) fa sfracelli.

.Il lavoro è una missione: il ritmo di lavoro infatti è impressionante. E pare pure in aumento, certi tribunali sono sentenzifici. La vita privata non esiste quasi più. Ogni magistrato che ho conosciuto (tranne le succitate pecore nere), scriveva almeno una sentenza al giorno se non due oltre al quotidiano lavoro. Avete presente cosa vuol dire scrivere una sentenza al giorno tutti i giorni per anni? Sono minimo 5-10 pagine in cui ogni virgola sarà passata al vaglio da Avvocati, opinione pubblica, altri magistrati. Il carico di stress è un filo alto. Non solo la giovinezza sui libri, ma anche ogni domenica che Gesù bambino manda in terra viene passata a lavorare.

.Diffidenza: questo è un lato del carattere che, malgrado un aspetto bonario, ho notato spesso in loro e mi addolora, anche perché si capisce che per molti non sarebbe “naturale”. I magistrati hanno un alto livello di diffidenza, si fidano poco. Purtroppo non hanno tutti i torti a sviluppare quella che in psicologia viene detta Paranoia Secondaria (tipica in chi ha ruoli di potere): sono circondati tutto il giorno da gente che vuole “fregarli” e fraintendete pure. La sincerità è rarissima nei tribunali, bisogna in continuazione stare attenti a sottintesi e contesto. Dopo un po’ diventa un vestito abituale ma la freschezza si perde.

.Isolamento: inevitabilmente ciò porta a persone un poco chiuse, socialmente poco attive. Lo notavo quando parlavano delle loro vacanze: mai nessuno che elogiava notti folli o compagnie divertenti in posti affollati. In genere “...con la barca abbiamo fatto il giro del mediterraneo...” o “...eravamo in un bellissimo cascinale isolato tra le montagne...” o “...all’estero non ci conosceva nessuno...” etc etc. Sarà anche per questo che avere un marito giudice è considerato poco appetibile e noioso dalle donne? Vuoi mettere presentarsi con un marito Avvocato o Medico o altro? Girare il mondo, conoscere gente, divertimento assicurato!

.Cambiamento epocale: le cose però stanno cambiando, anche se forse non nel senso sperato. L’ho già detto altrove ma in questi anni c’è stato un cambiamento radicale nella magistratura. La macchina del cambiamento si è messa in moto. Una volta infatti il giudice era come ce lo immaginiamo nei film: maschio bianco italiano cattolico etero… Ebbene TUTTE queste caratteristiche sono cambiate e ormai i giudici così sono una risicata minoranza. Ho già detto della crescente presenza delle donne ma non solo: é questione di anni, forse ci vorrà una generazione, ma prima o poi ci ritroveremo i giudici Wang, Abdul, Rodriguez... tempo al tempo. Già ci sono Avvocati così, tra poco la marea si metterà la toga.
E non so se questi miei pensieri si potranno adattare anche a loro. Chissà.



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