CAPODANNO
"Signor Luca, cosa fa a Capodanno?"
"Mah non lo so Gigi, ci devo ancora pensare. Mi sa che come l'anno scorso farò le solite cose."
"CI DEVE ANCORA PENSARE? Ma Capodanno è fra due giorni! Io mi sono già organizzato, per prima cosa vado in piazza Duomo con un gruppone di amici. Faremo un casino incredibile a mezzanotte pim pum pam! Fiesta! Spruzzeremo champagne ovunque, un mio amico sta preparando dei botti che sveglieranno mezza Milano! E poi a far casino sino alle 5 di mattina!"
"Bravo bravo Gigi, anch'io da ragazzo… ricordo che una volta andammo in un quartiere di periferia a sparare con la pistola e a buttare le lavatrici dalla finestra. Che pazzi. Oppure quando con una amica… vabbè lasciam perdere. Andare per locali non mi va più. In questi ultimi anni noto che mi sono un po' calmato, forse troppo ma son vecchietto."
"Non mi dica, signor Luca, che va a letto alle 22… che tristezza…"
"No no, anche perché i botti mi sveglierebbero. Di solito faccio così: tiro fino a mezzanotte, faccio il conto alla rovescia, brindo con chi c'è in casa e poi vado a nanna. Anche questa è andata."
"Che malinconia, non le piace impazzire? Almeno una volta l'anno."
"Ho sonno, Gigi, la malinconia non c'entra. E poi non mi piace questa allegria artificiale."
"E i fuochi artificiali? E il casino?"
"Gigi, facciamo così. Scatta delle foto anche per me. E BUON 2026!"
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