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giovedì 6 ottobre 2022

LINGUAGGIO TRIVIALE

Quando le diligenze incrociavano un bivio, bastava un leggero saltino delle ruote e oplà! il sagace conducente imboccava il sentiero nuovo. Il problema sorgeva quando si affrontava un trivio, in cui le strade possibili erano tre. O cavoli, speriamo di non rimanerci.

Anche andando infatti piaaaano le ruote finivano in solchi diversi e si sgangheravano, la carrozza si impantanava, i cavalli si imbizzarrivano, i clienti scalpitavano. Quando pioveva e nelle strade c'era il fango poi vi lascio immaginare.

Il povero conducente allora doveva scendere e, tra imprecazioni varie, sistemare a mani nude il casino e rimettere la diligenza in assetto. Detta così è facile ma era un fenomeno talmente frequente che ha dato origine alla espressione linguaggio triviale, un linguaggio pieno di oscenità e parolacce.

Il linguaggio triviale è l'antenato del cinema! Infatti la gente del posto, quando sapeva che passava una carrozza, prendeva la sedia e si metteva a guardare, sicura ci sarebbe stato da divertirsi. Spettacolo! Un po' come Renato Pozzetto nella mitica scena del treno.

https://www.youtube.com/watch?v=_rF5ObN1DNw

Ma con il linguaggio triviale tutto era sempre nuovo e il divertimento assicurato.

"Guarda come si è incazzato!"

"Però l'altra volta ha detto più parolacce!"

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