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lunedì 31 ottobre 2022

ESISTE DAVVERO GENTE CHE SI FINGE DEPRESSA?

Certamente. La "simulazione del danno psichico" è evento anzi molto frequente per esempio in ambito assicurativo e legale, tanto che esistono dei test psicodiagnostici appositi per valutare la simulazione. Ho svolto abbastanza Perizie in questo campo per sapere che c'è di tutto e che tutto bisogna aspettarsi.

Per ovvi motivi non parlerò di tali test ma “Fare il tonto per non pagare il dazio” lo abbiamo fatto tutti da ragazzi, con successo più o meno variabile. Perché tutti siamo convinti che la pazzia sia relativamente facile da camuffare. Ma “Fingere” è molto difficile e, in ambito legale, praticamente impossibile.

State attenti, quorani, vi dò un consiglio: in ambito legale non simulate un danno psichico (depressione, pazzia, ansia etc). La valutazione giustamente ha acquisito da tanti anni nei tribunali italiani una rilevanza specifica e raggiunto livelli molto raffinati. Essendo coinvolte pene detentive, risarcimenti e assicurazioni (soldi insomma), questo aspetto è stato molto forzato negli studi.

Attenzione dunque: Il mio suggerimento, corroborato anche da tanti anni di esperienza nelle aule tribunalizie, è quello di dire sempre la verità. Siate sinceri. Evito di portare esempi, potete anche provarci e fingere (tutti si credono furbi), ma la simulazione non darà i frutti sperati e rischiate di perdere tempo e soldi. Oltre alla figura che ci fate.

(

MANIGOLDO

Manigoldo si chiamava veramente così. I genitori, forse illusi che "gold" significa oro in inglese gli avevano imposto questo nome (PS: certi genitori e ufficiali all'anagrafe andrebbero fucilati sul posto).

Lui diceva a tutti di chiamarsi Manuele ma nella Comunità di Ragazzi Difficili, dove lavoravo come Psicologo, quando la verità venne fuori venne preso in giro tanto, troppo. Alla fine, proprio per evitare altre battute, decise di farsi chiamare Manigoldo da tutti e gli scherzi cessarono. Ma per me non fu una bella cosa.

Il ragazzo veniva dal sottoscritto comunque ogni settimana perché, al di là di questo nome difficile (che avrebbe stroncato un elefante), aveva qualcosa dentro che non andava. Pur avendo solo 16 anni manifestava sintomi e discorsi deliranti tipici di una schizofrenia incipiensDi solito si evita di fare Diagnosi o (Diocenescampi) peggio ancora Prognosi in tenera età, tutto può cambiare in poco tempo. Veramente, ho visto situazioni al limite che grazie a Dio, al lavoro terapeutico e alle attenzioni si son risolte bene. Le Prognosi lasciamole agli adulti.

Ma ogni regola ha le sue eccezioni e Manigoldo era una di queste. Quando veniva da me faceva lunghi e sconclusionati monologhi sui Carabinieri e Polizia. Evitavano anzi di portarlo in giro perché se li vedeva iniziava a fissarli con occhi da pazzo, qualche volta stava per finire male e sarebbe dispiaciuto a tutti. Perché Mani non era cattivo, non faceva mai male a nessuno, passava le giornate sempre per conto suo a borbottare e fare discorsi sconclusionati. Era molto bravo a fare gli aereoplanini di carta ma presto si chiudeva in se stesso.

Un giorno entrò nel mio studio trionfante: "Luca, Luca, oggi ho scoperto una cosa, che Satana è il Carabiniere di Dio!"

"In che senso?"

"Nel senso che quando incontra un cattivo lo toglie dalle strade! I Carabinieri mettono i cattivi in prigione, Satana all'inferno! E' grazie anche a Satana che il mondo è protetto e le strade son pulite! Satana non ama i cattivi! Li punisce d'accordo con Dio, è il suo Carabiniere!"

E andò avanti così per tutta l'ora, mettendosi a disegnare Carabinieri con le fattezze da diavolo. Tentammo in ogni modo di entrare nel suo delirio ma era inattaccabile. A 16 anni.

La storia non ha un esito felice. Quando compì 18 anni il ragazzo venne trasferito in una comunità per adulti. Noi ci raccomandammo in tutti i modi, di trattarlo bene, che piccoli progressi in questi anni si erano visti, che il ragazzo aldilà delle sue stranezze era in grado di lavorare e raggiungere una sua parziale autonomia. Niente da fare, venne pesantemente imbottito di psicofarmaci e chi andava a trovarlo lo trovava sempre a letto in stato confusionale o che vagava perso per il paese, sempre farfugliando su Satana che è il Carabiniere di Dio. Venne trasferito e non sapemmo più nulla di lui.

Chissà che ne è stato di te, ho bruttissimi presentimenti.



I PONTI COSTRUITI DAGLI ANTICHI ROMANI SONO DAVVERO OSI' RESISTENTI?

Mi ricorda una vecchia barzelletta.

La guida di un pullman di turisti spiega a tutti: "alla vostra destra potete ammirare un ponte romano di 2000 anni fa. A sinistra invece un nuovissimo ponte costruito con le tecniche e i materiali più moderni. Passeremo dal ponte romano essendo quello nuovo in fase di riparazione."




giovedì 27 ottobre 2022

QUALE MATERIA ANDREBBE INSEGNATA MEGLIO A SCUOLA

Lavorando come psicologo con i ragazzi difficili, molto spesso venivo a contatto con dei veri pozzi d'ignoranza. Poverini, non era colpa loro, erano ragazzi che avevano dovuto combattere a volte per sopravvivere (non scherzo). Così giovani già conoscevano l‘esistenza del male nel mondo ma poco altro sapevano.

A parte alcune eccezioni, questi ragazzi in genere non sapevano granché della vita. La loro cultura era soprattutto digitale, televisiva, virtuale. Quello conoscevano, sentivano, amavano, seguivano, imparavano. Magari sapevano i nomi e gli intrecci di 100 Pòkemon, le formazioni dei calciatori, le dinamiche tra i concorrenti del Grande Fratello e le differenze tra le varie armi (che dolore, poveri ragazzi) ma il resto del mondo a loro era ignoto.

In particolare c’era una materia che, piccoli o grandi, era stata negata a tutti, non esisteva neanche l‘idea, quando ne accennavo vedevo il vuoto nei loro occhi: l’EDUCAZIONE CIVICA. Questi ragazzi non sapevano assolutamente nulla. Ogni tanto all’inizio facevo dei piccoli test ma smisi subito, troppi silenzi imbarazzati. Nessuno che sapeva rispondere.

Noi viviamo in una democrazia o in una tirannia? I mafiosi sono persone buone o cattive? In Italia esiste il Re? Perché si va a votare? Perché l'Italia è in Europa e non in America? Perché i giornali parlano sempre di politica mentre lo sport e lo spettacolo sono in fondo? Chi paga gli ospedali, la polizia, le scuole?

Silenzio. Questi ragazzi vivevano in un mondo che subivano senza capire. Terribile. Insegnanti e genitori, per favore, l’Educazione Civica è più importante di quel che si pensa per crescere bene. Non date per scontato che “tanto lo impareranno” perché senza Educazione Civica chissà come e cosa capiranno dell'Italia, paese in cui vivono.

martedì 25 ottobre 2022

POTENDO TORNARE INDIETRO NEL TEMPO, A QUALE EVENTO STORICO MI PIACEREBBE PARTECIPARE?

Ce ne sarebbero tanti di importanti, ma per la gioia del cuore amerei vedere il concerto di Woodstock, tre giorni di pace, amore e musica il mitico concerto dell'agosto del 1969. Dormire nel sacco a pelo, condividere tutto, amarsi, essere giovani. Avrei voluto partecipare di cuore. Il mio vecchio animo hippy e fricchettone adesso avrebbe qualcosa da sognare e raccontare ai nipoti. Ognuno ha i suoi miti.

Ma all'epoca avevo solo 8 anni e vivevo in Italia, non sapevo bene ancora cosa sognare, così mi tengo questo desiderio dentro. La vita va avanti, non fa bene indugiare troppo su queste cose.

Oggi comunque mi sento così, ho nostalgia di qualcosa che non ho vissuto.

lunedì 24 ottobre 2022

CHI E' NIKE

E' capitato a tutti. Stai facendo una gara, ti stai impegnando al massimo, un ultimo disperato sforzo… e ce la fai! La vittoria è tua! Hai vinto!

In quel preciso momento, in cui ti rendi conto di avere vinto, per gli antichi greci eri stato toccato da Nike, la dea della vittoria, o più esattamente "la dea del momento in cui ti rendi conto di avere vinto". Quel senso di ebbrezza divino nel momento di trionfo viene da lei.

(la statua di Nike al Louvre di Parigi)

Tutti nella nostra vita, chi più chi meno, siamo stati toccati da Nike e abbiamo provato quella sensazione di vittoria. Già solo per il fatto di essere nati vuol dire che ha guardato a noi con benevolenza. Nike, toccami per favore. Fammi sentire fiero di me, che ce l'ho fatta.

E dato che, come dice il sempresialodato Francesco Baldessari, "un po' di orgoglio è necessario" per tirare avanti, ecco che cerchiamo Nike ogni giorno e sorgono statue a lei dedicate. Questa si trova a Milano, in Largo Marinai d'Italia. I bambini ci giocano sotto e forse neanche sanno di essere sotto la sua ala protettrice.

E non sorprenderà allora nessuno che una nota marca di scarpe sportive abbia scelto come nome beneaugurante nike, la dea che ti tocca nel momento della vittoria.

Essere toccati da Nike è una sensazione talmente bella che voglio provarla ancora. Mi impegnerò, ce la farò.

E' VERO CHE LA MELONI SI E' UBRIACATA FESTEGGIANDO LA VITTORIA ELETTORALE?

Che domanda squallida. A parte il fatto che sono fatti suoi e che non mi sembra il tipo, ma questa reductio ad hominem mi sembra la tipica argomentazione di chi non ha argomenti seri.

Andando avanti così si ritorna all'Andreotti con la gobba, Fanfani basso o Cossiga scritto KoSSiga. C'è "bisogno di opposizione" ma che sia seria. Così non sembra ma si fa il suo gioco. Parliamo per esempio dei ministri che ha scelto, non di queste scemate.



domenica 23 ottobre 2022

CHE COS'E' LA SOVRANITA' ALIMENTARE

Il nome del nuovo ministero dell'agricoltura è "Ministero della Agricoltura e della Sovranità Alimentare". Cioè?

Da quello che ho capito io, per "Sovranità Alimentare" si intende "Filiera Corta". E' la valorizzazione dei prodotti locali. Si potrebbe anche, ma qui si scivola in una parola che ha spiacevoli echi politici, definirla come "Autarchia alimentare".

A me sembra un concetto logico quello di promuovere in Italia il consumo di prodotti italiani e far la spesa in fattoria. non vedo perché specificarlo. Comunque va bene difendere i coltivatori diretti nostrani.



SONO STATO VITTIMA DI UNA TRUFFA ON LINE 

Questa l'ho scoperta proprio oggi, sono ancora imbufalito per i soldi che mi han preso (sui 300€ in pochi mesi) e depresso per esserci cascato. Lo so che il truffato si vergogna ma voglio superare la mia vergogna e mettervi in guardia.

Premessaper gli acquisti on line di solito mi rivolgo ad Amazon, ma di lei sento parlare molto male a livello sindacale. Per cui spesso mi rivolgo alle piccole aziende e per un simpatico regalo avevo ordinato su Get2Move.club (segnatevi il nome). Il regalo era stato consegnato ed eravamo tutti contenti. Anzi, il loro sito on line è carino e ricordo avevo ordinato altre cose.

Quello che non sapevo era che, senza dirmelo, mi avevano iscritto al loro "club" e mi prelevavano fino a 100€ al mese a fondo perduto per l'iscrizione. Mi sono accorto di misteriosi ammanchi (non subito, lo so non mi dite niente, sono tordo), mi sono insospettito, oggi ho controllato e ho scoperto il motivo, questa fantomatica iscrizione.

"Beh cancellati, no?" E qui inizia il bello, perché dal loro sito così carino non ci si può cancellare, ritirare, cambiare le impostazioni, nulla. Questi FdP hanno il numero della mia carta di credito e da essa attingono. Una truffa. Domani telefono alla mia banca e li blocco. E se non si può, cambierò la Carta di Credito, con i casini che vi lascio immaginare. Ma ho sbagliato e sarò più accorto in futuro.

L 'unica cosa che avevo scoperto è che la sede legale è in Australia (…) e che la possibilità di recuperare i miei soldi sfiora lo 0%. Posso portarvi comunque la mia esperienza. Che brutto mondo.



sabato 22 ottobre 2022

MOMENTO NOSTALGIA

Miei cari zòvani che sognate di lavorare da adulti come influencer, tik toker o youtuber e che disprezzate noi boomer antichi che non capiscono una ceppa, abbiate pietà.

Sappiate che dal 1981 al 1984 (prima dunque che arrivasse internet) noi giovani italiani ogni martedì alle 23.00 non ci perdevamo su Rai 1 una puntata di Mister Fantasy (Musica da Vedere), 50 minuti di video musicali condotto dal bianco vestito Carlo Massarini, che indicava la via, vero influencer ante litteram.

Oggi se ti vuoi vedere un qualsiasi video vai su Youtube o altro e te lo godi, ma allora? Non c'era nulla e si sa che i giovani hanno sempre fame. Grazie Mr Fantasy, mi hai fatto sognare. Che nostalgia di qualcosa che oggi non avrebbe più senso, sommersi come siamo da musica gratis e video scadenti, italiani o stranieri.

Ai tempi ogni uscita era una bomba, di stile, di novità, di arte. Se per esempio adesso vi vedete "Shock the monkey" di Peter Gabriel o "New Frontier" di Donald Fagen con i due fidanzatini che entrano nel bunker antiatomico dite Embeh? Ma allora fu come se ci svegliassimo tutti dal torpore. "Ma… allora la musica può essere veramente un'arte completa!"

https://www.youtube.com/watch?v=FtovFI8etOg

Guardando nelle notti estive Mr Fantasy pensavo che veramente la musica potesse cambiare il mondo. Non è stato così, caro Carlo, ma per un momento…



venerdì 21 ottobre 2022

COSA PENSO DEL GRANDE FRATELLO

Non ne pensavo niente, lo consideravo uno dei tanti programmi televisivi modaioli, in bilico tra trash e kitch. Sapevo che c'era ma francamente non ci davo peso e non lo guardavo. "Passerà -mi dicevo- come gli altri".

Mi sbagliavo. Nella Comunità di Ragazzi Difficili dove lavoravo come psicologo esplose come una bomba. I ragazzi quando venivano da me ne parlavano per un'ora di fila. Mio malgrado fui costretto a farmi una cultura, imparare i nomi e seguire le dinamiche dei concorrenti.

La febbre non passò nemmeno quando le riprese terminarono. Si erano infatti aperte le selezioni per la nuova stagione e tutti volevano partecipare. Ricordo sedute surreali in cui dovevo far finta di essere l'esaminatore e loro rispondevano, si esibivano, ballavano, si presentavano al meglio etc (massì, almeno ci divertiamo). Più i ragazzi delle ragazze, che però ne erano affascinate anche loro.

Quando con tutta la delicatezza del mondo mi scappava un accenno di paternalistico avviso ("ragazzi state attenti, è una illusione. la televisione sfrutta i sogni" etc) non mi lasciavano nemmeno finire. "TARTARO, LI' SI GUADAGNANO DEI SOLDI! SI DIVENTA FAMOSI! SI FA L'AMORE!" e muto.

Perché questo fascino? Dico la mia. Nel GF c'è una caratteristica: si diventa famosi senza dover fare nulla di particolare, solo facendo le cose di ogni giorno in casa. Non bisogna anzi avere talenti speciali, non c'è da lavorare, sembra che sia anche vietato leggere o scrivere (poco televisivo), la "cultura" è un filo sacrificata. In cambio di questo nulla si ottengono soldi, fama e successo.

Voi capite che da questo punto di vista il Grande Fratello è il paradiso per un giovane che pensa di non valere niente, che non sa fare niente, che immagina (come amaramente capitava) di non avere un futuro. Siamo sempre lì, alla favola di Cenerentola, alla poverina/poverino che improvvisamente sale in alto e che affascina da millenni i giovani.

Bravi gli autori ad avere colto e reso moderno un mito così antico. Che poi questo abbia prodotto giovani illusi, cuori spezzati e abbassamento etico generale sono solo considerazioni da vecchio brontolone come me. Gli autori possono sempre replicare che hanno regalato un sogno.



mercoledì 19 ottobre 2022

 FARE IL PANE IN CASA

Ero giovane, da poco vivevo da solo in un bilocalino a Milano e c‘era in me una voglia matta di sperimentare. Tutto nella mia nuova vita doveva essere nuovo e perfetto. A pensarci è durato poco questo momento ma è stato indimenticabile, provavo finalmente la indipendenza dalla famiglia. Ricordo come era strano vivere in una casa in cui tutte le porte erano aperte (sfido, ci vivevo solo io).
Volendo buttare le mie energie in qualcosa di nuovo un giorno mi dissi: “ma perché il pane non me lo faccio io?”. Detto, fatto. Gli ingredienti (acqua, sale e farina) li avevo, il forno pure. Dalla panettiera sotto casa mi procurai una zolletta di “lievito”, indispensabile per l’impasto. Dai che si comincia.
La preparazione era semplice: impastavo acqua tiepida, farina 0, un cicinino di sale e verso la fine univo il famoso lievito. Poi mettevo tutto in una pentola e coprivo con un panno. “Mi raccomando, non deve prendere aria fredda!” si raccomandava la panettiera. Questa era la parte più
divertente
: infatti ogni mezzora andavo a sbirciare l’impasto e vedevo che si GONFIAVA! Credetemi, sono soddisfazioni.
Nel giro di poche ore aveva quasi raggiunto il bordo della pentola. Quando non cresceva più prendevo l’impasto, lo dividevo nelle forme che volevo (dal panone unico ai panini piccoli), spennellavo d’olio e lo mettevo nel forno già caldo a 200 gradi per 40 minuti. Quand’era finito lo estraevo e vualà, ecco il tarta-pane!
Lo offrivo a tutti i visitors dicendo “Questo l’ho fatto io” e all’inizio notavo la diffidenza nei loro occhi ma poi si ricredevano. Il tarta-pane era buono! Non solo, ma mi accorsi di un fatto strano: mentre il pane preso in panetteria il giorno dopo è già secco, il mio anche dopo una settimana era ancora morbido come appena sfornato.
Quella che ho descritto prima era la ricetta base, poi presto iniziai a sbizzarrirmi. Cambiando farina per esempio (oggi va di moda la kamut, proveniente da una antica tomba egiziana), mettendo nell’impasto anche lo zucchero, le uova, il miele, le olive, l’uva passa (molto buona), le noci, di tutto. Per non parlare delle forme che sono innumerevoli, libero spazio alla fantasia. Una volta non misi il lievito e ottenni una sorta di focaccia, un’altra esagerai col sale ed era immangiabile.
Dato poi che sono un crapone mi interessai sull’argomento e scovai un libro che divenne per me una Bibbia, talmente era ben scritto e rivelatore: “Seimila anni del pane” di H. Jacob. Libro del 1944 ingiustamente dimenticato e che da allora vive nel mio cuore e nella mia libreria.
“E adesso il pane non lo fai più?” No e mi dispiace, ma è un’arte che richiede pazienza, la natura ha ritmi lenti poco compatibili con la vita frenetica che presto mi arrivò addosso. Ma il ricordo di quando da giovane facevo il pane è dentro di me.


martedì 18 ottobre 2022

 QUALE MUSICISTA MORTO FAREBBE ANCORA MUSICA STRAORDINARIA SE FOSSE VIVO OGGI

Vive nei nostri cuori, oggi forse sarebbe così

 GESU' E IL DENARO

Gesù non aveva un buon rapporto con i soldi, i mercati, la finanza etc. Li guardava con molto sospetto, anzi si può dire che li detestava: ha perdonato infatti tutti in vita sua, ladri stupratori, assassini, ma i mercanti no, quelli li ha scacciati via con la frusta.

E a chi gli chiedeva cosa bisognasse fare per seguirlo rispondeva: "vendi tutto quello che hai" (sconsolato perché sapeva già che non l'avrebbe fatto). Per lui infatti i soldi erano "lo sterco del demonio", il peggio del peggio. Quindi bisognava pagare le tasse sì o no? "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio", sottintendendo che erano proprio due cose diverse, agli antipodi.

Aveva insomma un atteggiamento molto in contrasto secondo me (secondo me) con la frenesia capitalista attuale. Tutto sommato era un poveraccio che non so quanto si sarebbe integrato nella società moderna, magari venerato ma non troppo seguito.

E preferendo le persone integrarsi nella società e nel gruppo, è ovvio che non lo seguano molto, anche chi dice che gli è vicino.