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domenica 9 gennaio 2022

 UN ABITO SU MISURA


Non so altrove, ma a Milano è considerata una raffinatezza indossare abiti cuciti su misura, soprattutto se hanno le tue iniziali ricamate sopra.
Mia nonna Emilia, quella santa donna, fece qualcosa in più. Essendo stata da giovane una sartina provetta, mi cucì un bellissimo maglione con il nome LUCA ricamato a lettere d'oro all'altezza dell'appendicite. Andavo in giro tutto orgoglioso con il mio bellissimo maglione, esemplare unico, irripetibile e specialissimo.
Solo che una mattina, complice fretta e sbadataggine, lo indossai al contrario ed entrai in classe indossando la vistosa scritta ACUL sulla pancia.

Quanto mi hanno preso in giro. Rovesciai subito il maglione ma era troppo tardi. Per tutti ero diventato Acul e venni nel corso dei secoli perculato cosi: "Acul, vai alla lavagna... Acul, presentati volontario" etc. Son cose che segnano. Un professore addirittura una volta intervenne intimando di piantarla (senza sapere che così aveva firmato la mia condanna a morte).
Ho fatto fatica a liberarmi di quel soprannome. Da quel giorno solo abiti anonimi. La mia idea della delle bolge demoniache ancora oggi è entrare in un luogo dove tutti i diavoli mi chiamano Acul e intanto sghignazzano. Maledetti. 


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