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lunedì 3 gennaio 2022

PRIVATO DELLA PRIVACY


Buongiorno e buon anno. Ho un dilemma relativo alla famosa "privacy", o compagni di sventura, ma voi come fate?
Mi spiego: si sa che con questa malattia il livello di dignità cambia (cioé scende) e il diritto alla privacy quasi scompare, anzi senza quasi. Non esiste più la privacy.
E' una delle cose che mi dà più fastidio della perdita di autonomie: uno dovrebbe abituarsi e invece intimamente rosica. Farsi vedere nudo da estranei, lasciare che ti tocchino dappertutto, ti manipolino, essere trattato come un bambolotto etc.
In bagno per esempio. Gente che entra, che viene, che controlla. Tanto la porta è aperta e chi ti assiste entra ed esce. E' un continuo mentre sei seduto sul cesso. "Tutto bene?". Sì grazie, potrebbe chiudere la porta?
Se faccio timidamente presente infatti che gradirei un poco di SOLITUDINE e privacy, mentre per esempio sto espletando, vedrò intorno a me facce scandalizzate: "ma è per controllarti! E' per il tuo bene, vedere che non succeda niente!"
Che cari. Si preoccupano di me. Come però far capire che c'è un CONFINE? Dove stabilirlo? A chi e cosa dire?


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