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sabato 22 gennaio 2022

 PERCHE' SIAMO ARRIVATI AD UN LIVELLO IN CUI L'INTELLETTUALISMO E' DISPREZZATO NELLA SOCIETA'?

Perché i cosiddetti "intellettuali" in genere se lo meritano.
Essere infatti un "intellettuale", avere una vasta cultura, usare un linguaggio preciso, esprimere una grave opinione su eventi importanti etc comporta infatti un serio pericolo, di cui molti "intellettuali" non si rendono mai conto malgrado la loro cultura: la perdita di umiltà.

Essendo "diversi" dagli altri si sentono in definitiva "superiori" e si perdono in complicate e astruse teorie che tanto il volgo non può capire, espresse poi con un linguaggio forbito per rimarcare la loro diversità.
Guardate, è il modo migliore per farsi ridere dietro ed essere disprezzati. Quanti ne ho visti così in questi anni. Esempi ce ne sono a bizzeffe, dai politicanti a Sgarbi (….) ai cosiddetti "scienziati" e "tuttologi". Robe da vergognarsi.
Il rimedio per evitare le accuse di "intellettualismo" ho visto che in fondo sono tre: umiltà, semplicità, buon umore. Umiltà (sapere riconoscere i propri limiti), Semplicità (sapere spiegare un concetto complesso in parole semplici). Buon Umore (essere divertenti e non pallosi)

Esempi per me illuminanti di questo, fari nella notte su "come essere un vero intellettuale", sono Isaac Asimov e Albert Einstein: studiosi coltissimi e intelligentissimi, che riuscivano a farti capire concetti complicati ma in maniera semplice e spiritosa. Ascoltandoli c'è sempre da imparare.

Altrimenti, se non sei capace di adattarti e spiegare in maniera semplice e gradevole puoi sempre rifugiarti nella tua torre d'avorio. Non lamentarti però se dopo verrai isolato e in fondo disprezzato. Dire bene la verità, solo i grandi ci riescono.


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