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domenica 20 giugno 2021

 E' FACILE LA GRAMMATICA ARABA?

Ho studiato l'arabo anni fa da principiante e alcune sue caratteristiche mi avevano molto stupito.
Per esempio, esistono solo tre tempi nei verbi, passato presente e imperativo. "E il futuro?", chiedono subito tutti. Come in italiano, lo esprimono usando il tempo presente e aggiungendo un avverbio ("domani vado a Roma").
In compenso esistono una marea di persone. Noi ne abbiamo solo 6 (io tu egli noi voi loro). Loro hanno io maschile, io femminile, tu maschile, tu femminile… noi due, noi, noi tanti noi due maschi, etc… un delirio, anche perché la desinenza del verbo cambiava giustamente ogni volta.
L'alfabeto ha sottigliezze nelle consonanti che io faticavo a cogliere anche stando attento (la D e T dura e la D e T dolce sono tutte lettere diverse), come pure per le vocali. In compenso gli arabi non capiscono la differenza tra la I e la E. Per loro "fiore" e "fiori" hanno lo stesso suono. Certe consonanti gutturali sono impronunciabili.
Ma il vero delirio a mio avviso lo raggiungono nella scrittura. Per loro la calligrafia è un'arte seria (ricordo che le immagini sono proibite), le parole sono scritte senza vocali e ogni lettera può essere scritta in tanti modi diversi.
E non è finita. Ogni anno scolastico cambiano le regole grammaticali e di pronuncia (per me questa è una follia) e il mio maestro Abdullah mi ripeteva spesso che l'arabo che mi insegnava era quello della prima elementare.
Questo ha una conseguenza pratica, solo sentendo come parla una persona gli arabi capiscono subito con precisione il livello di istruzione (per esempio Osama Bin Laden con una parola faceva capire l'educazione universitaria).
Insomma, non la definirei proprio una lingua semplice. Di quel tempo il ricordo che mi è rimasto è soprattutto… musicale! Gli arabi hanno splendide canzoni. Quando chiesi ad Abdullah come facessero a divertirsi nelle feste senza alcol rise e mi invitò, così vedevo. Oh, mi sono ricreduto. Chebba bint bilabi! (ragazza figlia della mia terra) che bello cantarla e ballarla tutti insieme.


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