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lunedì 28 giugno 2021

 CHE NE PENSI DEL CORANO?

Tornando da un paese mussulmano, decisi di leggermi il Corano, la loro Bibbia. Gli arabi hanno una vera e propria venerazione per questo libro che considerano la parola stessa di Dio, a tal punto da non vedere di buon occhio le traduzioni.
Il Corano è stato scritto (anzi dettato, visto che era analfabeta) da Maometto nel 600 DC, che durante le sue “visioni” in trance entrava in contatto con Allah che gli dettava il contenuto. Due parole su Maometto: qualsiasi cosa si pensi su di lui, per me era una persona eccezionale, ammirevole. Se io infatti parlassi con Dio (o fossi convinto di parlare con lui, in fondo la stessa cosa), mi ritirerei in una grotta della Maiella e mondo addio.
Maometto invece conduceva una vita normale, aveva una famiglia, dei figli, faceva affari etc. Passare dal divino all’umano con una tale quotidiana semplicità e conservando l’equilibrio mentale non è da tutti. Purtroppo per lui e per tutti non ebbe figli maschi e questo generò pasticci a non finire.
Lessi il Corano in versione integrale (in italiano, ovvio) e ne trassi delle considerazioni. Metto subito le mani avanti: è un campo proibito, nemmeno minato, non ci dovrei neanche passare. Però mi sembrava onesto riferire. E se qualcuno di una o dell’altra parte mi aspetta una sera all’angolo della strada per riempirmi di botte mi sta bene. Ma solo me, perché sono MIE PERSONALI CONSIDERAZIONI e nessun altro c’entra. Le esporrò nella maniera più obiettiva che posso.
Entrando nel merito, subito salta all’occhio un dettaglio: a differenza dei Vangeli, che sono quattro biografie di Gesù, le 600 pagine del Corano sono composte da 114 “Sure”, capitoli ordinati non in ordine cronologico ma di lunghezza, dalla più lunga alla più corta. Niente “storie” o “parabole” nel Corano, ma chi l’ha letto in lingua originale assicura che è molto molto poetico e bello nel senso più completo del termine.
Le Sure sono, essenzialmente parlando, dei sermoni in cui si parla un po’ di tutto, anche aspetti pratici. Gli argomenti sono tanti. Ma ci sono dei concetti ripetuti come un martello in ogni pagina. Elenco quelli che mi impressionarono di più.
1.MONOTEISMO ASSOLUTO: Dio è uno e Maometto è il suo profeta. E’ il concetto cardine del Corano in cui non sono ammesse eccezioni: immagini, santi, casta sacerdotale etc non devono esistere. Ognuno di noi ha un rapporto personale con l’unico Dio. La Trinità dei cristiani li rende per esempio politeisti e quindi infedeli. Da questo monoteismo assoluto, che Maometto acutamente fa risalire ad Abramo, discende a cascata tutto il resto.
2.PUREZZA MORALE E LETTURA LETTERALE DEL TESTO: dato che per i mussulmani il Corano è la superiore parola rivelata di Dio deve essere preso alla lettera. Nessuna interpretazione come spesso avviene per la Bibbia. Questo ha prodotto persone e generazioni molto “morali” (noi occidentali siamo visti in genere da loro come ipocriti e amorali). Ma se per esempio c’è scritto che bisogna tagliare la mano ai giovani ladri lo si fa senza rimorsi.
3.LOTTA AGLI INFEDELI: il Corano è pieno di incitazioni alla lotta santa contro gli infedeli per affermare la supremazia del Dio unico. Quasi ogni pagina gronda minacce. Spiace dirlo perché sembra ai limiti del pregiudizio ma è un libro molto guerriero e combattivo. Mi fanno sorridere da allora quelli che descrivono l’Islam come religione di pace. Certo sarai perdonato e vivrai in pace… ma solo se diventi mussulmano pure tu (nulla di nuovo, anche Carlo Magno ragionava così).
4.MASCHILISMO: la donna è vissuta solo come moglie, madre e riposo del guerriero. Certo, per i tempi di allora il Corano era avanti: la donna che accettasse questi ruoli è protetta ed è vietato l’infanticidio delle femmine. Oggi però, opinione personale, mostra tutti i suoi limiti. I Vangeli, scritti 600 anni prima, sono più avanti sotto questo lato ma non voglio far polemiche, giustificazioni per schiacciare la donna se ne sono sempre trovate.
5.SUICIDIO INTELLETTUALE. E’ forse l’aspetto che più mi aveva addolorato all’epoca. Il Corano si presenta come libro totale, omnicomprensivo. Anche se questo può avere una sua bellezza ha prodotto un effetto non bello. Il dubbio, l’ipotesi, l’esperimento etc vale a dire il metodo scientifico non può esistere nel mondo islamico. Il Corano basta a se stesso e il Califfo che bruciò una intera biblioteca dicendo “Se questi libri contengono le stesse cose del Corano sono inutili, se contengono cose diverse sono eretici” ragionava da vero seguace di Maometto.
Insomma, tirando le somme il Corano è un libro che mi fa paura. Dopo tanti anni non ho cambiato idea.

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