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mercoledì 22 luglio 2020

UN BELLISSIMO SOGNO
Stavo facendo un bellissimo sogno, ero in pista e ballavo con Celia Cruz, la cantante cubana. Ma non era morta qualche anno fa? Cerco di recuperare qualche frammento ma stanno cavalcando lontani da me, sempre più inafferrabili.
Niente sono fuggiti via. Apro gli occhi e chiudo la sveglia. Cerco di rientrare nel sogno ma non so nemmeno dov’è la porta. E’ persa da qualche parte dentro di me. E’ ora di alzarmi e la realtà mi acceca.
Di già? Nemmeno un poco di tregua? Dimmi, come faccio ad alzarmi se le gambe non mi obbediscono? Bei tempi quando con un ruggito mi alzavo, mi scrocchiavo e incominciavo. Ora ho bisogno di tempo. Sembra che stia scherzando ma è vero, devo controllare se i muscoli del mio corpo ci sono ancora. A volte ci metto un’ora prima di sentirmi pronto e provare ad alzarmi.
Ormai ho imparato ad usare questo tempo che precede l’avventura di tirarsi su. Mi riepilogo nella mente le faccende di oggi. Un raggio di sole villano mi colpisce gli occhi. Impossibile ritornare a dormire, tocca vivere. Sto diventando vecchio o è la malattia? E’ questo che si prova invecchiando? Hai il privilegio di provarlo prima del tempo, pensaci e sorridi.
Mi scappa la pipì. La vescica reclama i suoi diritti e ormai ho imparato come si fa. Prendo a memoria il pappagallo vicino al letto e mi arrangio (come si cantava in ospedale: l’unico frutto dell’amor è il pappagaaallo, è il pappagaaallo!). Chissà le donne come fanno.
Forza, è ora. Con il cellulare mi sintonizzo su Virgin Radio anni ‘70, il rock mi darà l’energia di cui ho bisogno. Sono fortunato, stanno trasmettendo i Led Zeppelin. Questa radio è una sicurezza. Forza, alzati adesso! E’ tutto pronto, forza prima che finisca la canzone. Adesso o mai più! Forza!!

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