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lunedì 27 luglio 2020


DOVE PASSA IL PRETE

Ah la servitù...gioia e dolori della casalinga indaffarata e magari con un lavoretto part time che la porta fuori casa. E chi tiene lustre e lucenti le mura domestiche?
Ma la domestica, no? Lo dice il nome stesso! Oggi sono le straniere che in questo impiego vanno per la maggiore, ma una volta erano tutte italiane, del sud oppure venete non so perché. Le case dei ricchi si distinguevano per avere invece “la filippina”, che per molto tempo da bambino ho creduto indicasse non una nazionalità ma un lavoro.
Ricordo che con una ragazza del sud, procace ma non particolarmente operosa, mia madre litigò di brutto prima di mandarla via. Asseriva che “puliva solo dove passa il prete”. E che vuol dire? Boh ma essendo mammina incazzata meglio non chiedere.
L’ho dedotto più tardi: la ragazza puliva solo superficialmente e nei punti di passaggio principali, per capirsi quelli dove cammina il prete durante la benedizione annuale della casa.
E un’altra cosa notavo che mi stupiva molto e che ho capito veramente solo vent’anni dopo. Quando ho intuito la verità è stato come sentire nella mia testa un fulmine. BANG!
Dovete sapere che se la domestica veniva che ne so il martedì, mia madre il lunedì puliva casa da cima a fondo. Io la guardavo grattandomi la testa e mi domandavo: ma perché pulisce se tanto la domestica arriva domani? Stranezze mammesche, conclusi.
Solo tanti anni dopo ho capito: si vergognava. "Chissà che cosa pensa". Ah, il senso del decoro della borghesia milanese.






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