DOVE PASSA IL PRETE
Ah la
servitù...gioia e dolori della casalinga indaffarata e magari con un
lavoretto part time che la porta fuori casa. E chi tiene lustre e
lucenti le mura domestiche?
Ma la domestica, no?
Lo dice il nome stesso! Oggi sono le straniere che in questo impiego
vanno per la maggiore, ma una volta erano tutte italiane, del sud
oppure venete non so perché. Le case dei ricchi si distinguevano per
avere invece “la filippina”, che per molto tempo da bambino ho
creduto indicasse non una nazionalità ma un lavoro.
Ricordo che con una
ragazza del sud, procace ma non particolarmente operosa, mia madre
litigò di brutto prima di mandarla via. Asseriva che “puliva solo
dove passa il prete”. E che vuol dire? Boh ma essendo mammina
incazzata meglio non chiedere.
L’ho dedotto più
tardi: la ragazza puliva solo superficialmente e nei punti di
passaggio principali, per capirsi quelli dove cammina il prete
durante la benedizione annuale della casa.
E un’altra cosa
notavo che mi stupiva molto e che ho capito veramente solo vent’anni
dopo. Quando ho intuito la verità è stato come sentire nella mia
testa un fulmine. BANG!
Dovete sapere che se
la domestica veniva che ne so il martedì, mia madre il lunedì
puliva casa da cima a fondo. Io la guardavo grattandomi la testa e mi
domandavo: ma perché pulisce se tanto la domestica arriva domani?
Stranezze mammesche, conclusi.
Solo tanti anni dopo
ho capito: si vergognava. "Chissà che cosa pensa". Ah, il senso del decoro della borghesia
milanese.
Nessun commento:
Posta un commento