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sabato 11 luglio 2020



LE COSE DIVERSE DA CIO’ CHE SEMBRANO

Io e quella ragazza passammo la notte insieme e io mi ero fatto già le fantasie.
E’ accaduto tanti anni fa ma lo ricordo bene. Per tutta la serata lei mi aveva fatto gli occhi dolci, ridendo alle mie (sciocche) battute, standomi vicina etc. Poi aveva accettato di dormire con me, era molto carina e io ero tutto gasato.

Solo che a letto lei, pur rimanendo tenera e affettuosa, non si lasciò nemmeno toccare. Mi guardava sempre con affetto e mi diede pure un paio di carezze ma niente di più. Io naturalmente ho insistito ma lei era irremovibile. Ricordo bene che ero stupito dal contrasto tra i suoi occhi e la distanza che manteneva, non si lasciava nemmeno abbracciare.

Dopo un po’ di tempo, come si dice, “ho preso atto” e ho rinunciato. Capita e vabbè. Poi ci siamo persi di vista e appena pochi anni sono venuto a sapere che era morta di Aids. Allora ho capito: quella sera lei, già sieropositiva, non aveva fatto niente con me perché non voleva rischiare di contagiarmi. Era il suo modo per proteggermi, per volermi bene.

A volte sfioriamo pericoli grandissimi senza renderci conto. Solo per un miracolo non ci caschiamo dentro. Gli occhi dolci di quella notte acquistarono per me un senso profondo. L’amore protegge.

Penso a quei due ragazzi di 15 anni di Terni, morti nel sonno per via di una droga storta venduta da un criminale. Sembrava una stupidata invece era mortale. Forse pensavano ad un gioco, 15 anni è un po’ presto per morire. Nessuno li ha protetti. Vittime innocenti, ragazzi sbandati, prove di iniziazione, voglia di trasgressione, pazzi incoscienti. Nessuno vi ha protetti.


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