LA CUTULETA
Da
bambino quando d’estate facevo le vacanze al sud e capitava che mi
davano la bistecchina per “farmi crescere”, ricordo che aveva
sempre un sapore strano. Sfido, la cuocevano nell’olio bollente.
Nel sud Italia il burro è sconosciuto e considerato una bizzarra
alimentazione.
A me la
bistecchina cotta così però faceva schifo. La mangiavo perché ero
educatino ma il sapore era di Serie B (lo è ancora oggi, ma mi sono
abituato). La vera bistecca, o villici, si cuoce nel burro fuso. Al
massimo lecita è una goccia d’olio per non far abbrustolire il
burro ma niente di più.
Se
proprio volete cucinare una “costoletta alla milanese “ come Dio
comanda e si faceva a casa mia da generazioni, allora seguite questi
passi. Il picinìn che è in me vi ringrazierà:
1.con
il batticarne spianate la costoletta, cioé con l’osso ma per i
bimbi va bene anche la semplice fettina di vitello.
2.intanto
in un piatto fondo avete sbattuto un uovo o due con tanto
pangrattato. Sale quanto basta. Niente farina, niente olio, niente
spezie strane (o addirittura DUE piatti, uno di uovo sbattuto l'altro col pangrattato). Qualcuno ci aggiunge anche formaggio grattugiato, ma è
una pericolosa variante che a me non piace.
3.Ora,
e qui si vede l’arte, immergete e passate la bistecchina nel
composto di uovo e pangrattato (o prima l'uovo e poi il pangrattato). Ogni millimetro quadro deve essere
ricoperto, anche l’osso. Il pangrattato aderirà alla bistecchina
che cambierà colore. Siate generosi, sarà bella croccante.
4.friggete
la cotoletta impanata nel burro fuso. Né troppo né troppo poco,
come si fa però a valutare se la carne è cotta quando è coperta
dal pangrattato? Esperienza e sensibilità, non ho trovato altre
risposte.
5.servirla
ai bambini festanti bella calda con insalatina e una fetta di limone.
NB: la cotoletta così preparata è ottima anche fredda. Quanti
panini pomeridiani!
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