IN PRINCIPIO
“Finalmente sei uscito dalla doccia!”
“Ci ho messo tanto? Mi ero perso in considerazioni sull’universo.”
“E non potevi perderti in un altro momento? Qui mi hai
finito tutta l’acqua calda.”
“Scusa ma mi ero messo a pensare all’origine del
mondo.”
“Ommadonna, non puoi pensare alla gnocca come tutti?”
“Stavo riflettendo sul fatto che nella Bibbia c’è
scritto che Dio ha creato l’Universo in 7 giorni.”
“Altro che gnocca, tu ha letto troppo. Nientepopodimeno
che la Genesi.”
“Lo sai che sono ateo però nella doccia mi son
chiesto: ma se Dio non esiste allora questa storia dei 7 giorni da dove arriva?
Non c’è che una risposta, ho concluso.”
“La gnocca!”
“Macché. E’ stata una visione, un sogno, la fantasia
di un essere umano. Che anche se pensava di essere ispirato da uno spirito
divino, comunque è venuta fuori da lui. E qui a momenti sotto la doccia calda a
momenti svenivo per la commozione.”
“Perché?”
“Pensa, un pecoraro vissuto nel deserto, un vasaio che
forse non sapeva leggere né scrivere, una
donna mai uscita dal suo villaggio e che una notte immagina la creazione del
cosmo, dà origine al sole e alle stelle nella sua mente e poi lo racconta agli
altri, e il sogno diventa racconto, si allarga, si espande, diventa divino.”
“Si vede che il caldo gli aveva dato alla testa. A lei
e a te.”
“Nel suo sogno ha compreso tutto ma proprio tutto, ha visto
le tenebre e la luce, gli alberi e i grandi animali nel mare, e tutti gli
animali che poi hanno camminato sulla terra.”
“E chissà come immaginava un dinosauro…”
“Questo è il bello. Manco sapeva che esistevano i
dinosauri, eppure ha costruito un mondo così grande che c’era spazio anche per
loro. Straordinario. Sfido che pensava quella volta di essere stato ispirato da
Dio.”
“Magari aveva ragione e il tuo è solo un altro modo di
bestemmiare.”
“Dici? Eppure pensando a quella persona di cui non
sapremo mai il nome mi sono commosso. Il suo sogno era così forte e poetico che
è ancora vivo dopo migliaia di anni. E resiste anche se sappiamo da tempo che
le cose non possono essere andate così. Poi tu mi hai chiamato ed è stato come
svegliarmi. Ho chiuso l’acqua e sono uscito.”
“Senti, posso dirti una cosa? Secondo me tu pensi
troppo. E smollati un po’! Impara ad essere più pratico. Dai, vestiti che usciamo.”
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