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giovedì 31 maggio 2018


IN PRINCIPIO

“Finalmente sei uscito dalla doccia!”
“Ci ho messo tanto? Mi ero perso in considerazioni sull’universo.”
“E non potevi perderti in un altro momento? Qui mi hai finito tutta l’acqua calda.”
“Scusa ma mi ero messo a pensare all’origine del mondo.”
“Ommadonna, non puoi pensare alla gnocca come tutti?”
“Stavo riflettendo sul fatto che nella Bibbia c’è scritto che Dio ha creato l’Universo in 7 giorni.”
“Altro che gnocca, tu ha letto troppo. Nientepopodimeno che la Genesi.”
“Lo sai che sono ateo però nella doccia mi son chiesto: ma se Dio non esiste allora questa storia dei 7 giorni da dove arriva? Non c’è che una risposta, ho concluso.”
“La gnocca!”
“Macché. E’ stata una visione, un sogno, la fantasia di un essere umano. Che anche se pensava di essere ispirato da uno spirito divino, comunque è venuta fuori da lui. E qui a momenti sotto la doccia calda a momenti svenivo per la commozione.”
“Perché?”
“Pensa, un pecoraro vissuto nel deserto, un vasaio che forse non sapeva leggere né scrivere, una donna mai uscita dal suo villaggio e che una notte immagina la creazione del cosmo, dà origine al sole e alle stelle nella sua mente e poi lo racconta agli altri, e il sogno diventa racconto, si allarga, si espande, diventa divino.”
“Si vede che il caldo gli aveva dato alla testa. A lei e a te.”
“Nel suo sogno ha compreso tutto ma proprio tutto, ha visto le tenebre e la luce, gli alberi e i grandi animali nel mare, e tutti gli animali che poi hanno camminato sulla terra.”
“E chissà come immaginava un dinosauro…”
“Questo è il bello. Manco sapeva che esistevano i dinosauri, eppure ha costruito un mondo così grande che c’era spazio anche per loro. Straordinario. Sfido che pensava quella volta di essere stato ispirato da Dio.”
“Magari aveva ragione e il tuo è solo un altro modo di bestemmiare.”
“Dici? Eppure pensando a quella persona di cui non sapremo mai il nome mi sono commosso. Il suo sogno era così forte e poetico che è ancora vivo dopo migliaia di anni. E resiste anche se sappiamo da tempo che le cose non possono essere andate così. Poi tu mi hai chiamato ed è stato come svegliarmi. Ho chiuso l’acqua e sono uscito.”
“Senti, posso dirti una cosa? Secondo me tu pensi troppo. E smollati un po’! Impara ad essere più pratico. Dai, vestiti che usciamo.”






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