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lunedì 28 maggio 2018


LA PRIMA VOLTA CHE TOCCAI UN COMPUTER

Nell’aprile del 1992 partecipai ad un convegno piuttosto noioso, di cui ricorderò per sempre solo un dettaglio. In una saletta c’era un tavolo con sopra un computer, accessibile al pubblico.
Un vero computer! Ne avevo sentito tanto parlare e l’avevo visto solo in foto e nei film, ma dal vivo mai. C’era la fila, ognuno poteva stare seduto solo 10 minuti.

Aspettai il mio turno, mi sedetti davanti al monitor e lo guardai curioso. Non sapevo bene cosa fare e allora a voce alta come nei film dissi “computer, quanto fa uno più uno?”. Niente. Schermo bianco con una freccina che pulsava.
Mentre ero lì come un allocco, passò un signore coi baffi che toccò una scatolina accanto al computer (il mouse) e vidi che muovendo quella poi si muoveva la freccina sullo schermo! Ahhhh…

Sarà stato un 386, per la cronaca. Giurassico ma da quel giorno non mi sono più fermato. L’ascesa del computer nella mia vita è stata rapidissima.
L’avvento di internet è stato poi il colpo di grazia per me che sono timido e con difficoltà a muovermi, oggi mi è essenziale. Anche troppo, ora sto scrivendo da un computer. A volte ho pensato che “casa” è… dove sta il mio computer.

Mi rendo conto che qui ho solo descritto una prima volta e ce ne sarebbero altre. La prima volta che dormii fuori casa, il primo bacio d’amore, la prima volta che entrai in una discoteca, la prima volta che mi ritrovai da solo in macchina a guidare (per la cronaca: mi misi a cantare), il primo funerale, la prima volta che ho votato, la prima volta che ascoltai un CD al posto del 33 giri, la prima bolletta ricevuta da pagare, la prima volta che ho preso l’aereo, la prima volta che prelevai dal bancomat (che strano vedere i soldi che uscivano) etc etc. Tante piccole storie e la vita dopo cambia per sempre.

Dai, chiudiamola qui. Anche perché ora mi commuovo e accarezzo come un deficiente il computer qui al mio fianco. Bello scatolino mio, quante me ne hai fatte passare ma chi poteva immaginare che diventavi così importante!




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