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lunedì 7 maggio 2018


LE PILE DI RICAMBIO

“Buongiorno, è lei Luca?”
“Sì sono io, che volete?”
“E’ lei che ha la sclerosi multipla? Siamo i tecnici mandati da Dio, abbiamo un lavoro da fare.”
“Ah sì? Ci deve essere un errore. Io non chiamato nessuno.”
“Non è lei che l’altro ieri è caduto nella doccia e ha invocato Dio?”
“Ah già, ma ero da solo in casa. Non pensavo di essere ascoltato.”
“Il nostro superiore ascolta tutti, anche quelli che bisbigliano. Allora è stato lei che ha chiamato?”
“Ehm più che chiamarlo ho pronunciato il suo nome a voce alta…forse ho aggiunto qualche aggettivo…”
“Faccia vedere il nostro foglio. Sì…sì…ecco. Bestemmia livello 3,7. Però, lei ci ha dato dentro con le parole!”
“E’ stato un momento difficile. Son caduto, mi sono fatto male e mi son dovuto rialzare da solo. Non le dico la fatica.”
“E noi siamo qui proprio per questo. Lei ha superato il livello di lacrime e rabbia consentito. Per non farla annegare in se stesso il nostro capo ci ha detto di venire a dare una controllatina. Senta, le dobbiamo prima fare qualche domanda.”
“Prego.”
“Allora, lei la mattina quando si alza è già stanco?”
“Come fa a saperlo? Sì, mi sembra di aver lavorato tutta la notte.”
“Come pensavamo. Lavarsi e vestirsi? Qualche problema?”
“Diciamo che non sono alla moda. Preferisco tute larghe.”
“Quand’è l’ultima volta che è uscito di casa?”
“Lei mi vuol mettere in imbarazzo. Tre giorni fa.”
“Sì, il nostro centro aveva riscontrato problemi nella socialità. Mangiare?”
“Non ho molta fame. Mi arrangio.”
“Sia più preciso, Luca, è per il nostro questionario. Mangia cibi cotti?”
“Solo riscaldati al microonde. Non ho la forza per cucinare.”
“..Micro…onde…sì, come si pensava. Lei ha un livello di energia basso, da quanto tempo non controlla le pile?”
“Quali pile?”
“Quelle che ha nella schiena, no? Si levi la tuta che controlliamo, ecco si giri….ecco, aperto lo sportellino sulla schiena…uhmm a occhio direi che le pile sono scariche, sfido che si sentiva così stanco….senta, per cambiarle dobbiamo disconnetterla per un minuto.”
“Farà male?”
“No, però lei non si ricorderà nulla. Pronto?”
“Pronto. Ma cosa mi farete?”
“L’ho detto, le cambiamo le pile, ultima generazione. Queste durano.”
(bzzzz, dopo un buco nero di un minuto Luca si risveglia)
“Ah! E’ bellissimo! Son guarito! Mi sento pieno di energia!”
“Sono le pile nuove. Vedrà che adesso non la chiameranno più pigro. Ma cosa sta facendo?”
“Mi sto vestendo no? Vado a fare un giro in bicicletta! Non aspettatemi, pedalerò tutta la notte!”
“Stia tranquillo per un po’, buono, dobbiamo controllare se le pile son state messe bene. E poi ci deve firmare dei fogli.”
“Firmateli voi per me, io devo andare. Da troppo tempo non mi sentivo così carico!”
“Ma dove va? Esce?”
“Ciaooooo! Chiudete voi la porta!”




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