LE PILE DI RICAMBIO
“Buongiorno, è
lei Luca?”
“Sì sono io, che
volete?”
“E’ lei che ha
la sclerosi multipla? Siamo i tecnici mandati da Dio, abbiamo un lavoro da
fare.”
“Ah sì? Ci deve
essere un errore. Io non chiamato nessuno.”
“Non è lei che
l’altro ieri è caduto nella doccia e ha invocato Dio?”
“Ah già, ma ero
da solo in casa. Non pensavo di essere ascoltato.”
“Il nostro
superiore ascolta tutti, anche quelli che bisbigliano. Allora è stato lei che
ha chiamato?”
“Ehm più che
chiamarlo ho pronunciato il suo nome a voce alta…forse ho aggiunto qualche
aggettivo…”
“Faccia vedere
il nostro foglio. Sì…sì…ecco. Bestemmia livello 3,7. Però, lei ci ha dato
dentro con le parole!”
“E’ stato un
momento difficile. Son caduto, mi sono fatto male e mi son dovuto rialzare da
solo. Non le dico la fatica.”
“E noi siamo qui
proprio per questo. Lei ha superato il livello di lacrime e rabbia consentito.
Per non farla annegare in se stesso il nostro capo ci ha detto di venire a dare
una controllatina. Senta, le dobbiamo prima fare qualche domanda.”
“Prego.”
“Allora, lei la
mattina quando si alza è già stanco?”
“Come fa a
saperlo? Sì, mi sembra di aver lavorato tutta la notte.”
“Come pensavamo.
Lavarsi e vestirsi? Qualche problema?”
“Diciamo che non
sono alla moda. Preferisco tute larghe.”
“Quand’è
l’ultima volta che è uscito di casa?”
“Lei mi vuol
mettere in imbarazzo. Tre giorni fa.”
“Sì, il nostro centro
aveva riscontrato problemi nella socialità. Mangiare?”
“Non ho molta
fame. Mi arrangio.”
“Sia più
preciso, Luca, è per il nostro questionario. Mangia cibi cotti?”
“Solo riscaldati
al microonde. Non ho la forza per cucinare.”
“..Micro…onde…sì,
come si pensava. Lei ha un livello di energia basso, da quanto tempo non
controlla le pile?”
“Quali pile?”
“Quelle che ha
nella schiena, no? Si levi la tuta che controlliamo, ecco si giri….ecco, aperto
lo sportellino sulla schiena…uhmm a occhio direi che le pile sono scariche,
sfido che si sentiva così stanco….senta, per cambiarle dobbiamo disconnetterla
per un minuto.”
“Farà male?”
“No, però lei
non si ricorderà nulla. Pronto?”
“Pronto. Ma cosa
mi farete?”
“L’ho detto, le
cambiamo le pile, ultima generazione. Queste durano.”
(bzzzz, dopo un
buco nero di un minuto Luca si risveglia)
“Ah! E’
bellissimo! Son guarito! Mi sento pieno di energia!”
“Sono le pile
nuove. Vedrà che adesso non la chiameranno più pigro. Ma cosa sta facendo?”
“Mi sto vestendo
no? Vado a fare un giro in bicicletta! Non aspettatemi, pedalerò tutta la
notte!”
“Stia tranquillo
per un po’, buono, dobbiamo controllare se le pile son state messe bene. E poi
ci deve firmare dei fogli.”
“Firmateli voi
per me, io devo andare. Da troppo tempo non mi sentivo così carico!”
“Ma dove va?
Esce?”
“Ciaooooo!
Chiudete voi la porta!”
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