LA PASTORALE
Quando
la mattina apro gli occhi davanti a me c’è La Pastorale di Pablo Picasso, detta
anche La joie de vivre. Ho fatto appendere la stampa in modo strategico, in
modo che sia la prima cosa che vedo ogni mattina.
E’
un’opera surrealista del maestro spagnolo semplice e grandiosa nella sua
semplicità: una festa di campagna in cui figure mitologiche suonano e danzano. I
colori sono tenui, le figure comprensibili. Mi ispira molta serenità, la barca
sulla sinistra mi fa pensare che tra poco partiremo. Adesso divertiamoci, dopo
salperemo.
Sarà
sciocco ma dopo aver visto questa immagine, che non mi stanco mai di guardare,
mi alzo con un sorriso anche se è lunedì.
Non
tutto ciò che ha dipinto Picasso forse è all’altezza, ma alcune opere sono veramente
straordinarie e in ogni caso sono tutte riconoscibili. E questa Pastorale
secondo me è una delle migliori. Non a caso è stata dipinta nel 1946, quando il
mondo stava rinascendo dopo la guerra. Le figure sono nude (“sessualità e arte
sono la stessa cosa” è una delle frasi più celebri dello spagnolo) ma non c’è
volgarità o malizia, solo tanta gioia di vivere o, come direbbero gli inglesi,
Lust for life. Che bel messaggio.
E
quando torno a casa la sera e mi sdraio sul letto un attimo, solo un attimo, vedo
una festa davanti e dentro me, la vita non può essere solo fatica ma, una festa
favolosa: fauni, meduse e centauri che cantano e ballano, si impegnano e sono
contenti e allora mi si apre il cuore.
Suvvia
Luca, la vita non è così complicata.
Nessun commento:
Posta un commento