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lunedì 21 maggio 2018


DA BAMBINO PENSAVO CHE…

1.Da bambino (età prescolare) pensavo che Benito Mussolini fosse un eroe. Infatti sentivo sempre il suo nome e avevo concluso che doveva essere un eroe. Soltanto dopo sono venuto a sapere che il giudizio storico su di lui è molto più articolato.
2.Da bambino pensavo che Gesù Cristo soltanto fosse stato crocefisso nella storia, solo lui ha subito questa morte atroce e ha sofferto così tanto per salvarci dai nostri peccati etc etc. Poi ho appreso con stupore che la crocefissione era il tipo di pena capitale più comune in età romana ed era stata inflitta a molte migliaia di persone.
3.Da bambino pensavo che i bambini nascessero tutti con parto cesareo. La connessione parto-vagina la appresi dopo. Diciamo che ero parecchio inibito, educazione sessuale zero.
4.Da bambino pensavo che i negri fossero tutti selvaggi e cannibali, nei film del resto era sempre così. Un amico della mia età mi ripeteva sempre “non esistono cimiteri in Africa! Non esistono!” e questa frase mi rimbombava dentro ogni volta che dubitavo.
5.Le donne non fanno la cacca. Infatti le femmine non ne parlavano mai a differenza dei maschietti, al massimo fanno la pipì.
6.Da bambino pensavo che tutti i “froci” fossero checche e si comportassero in maniera leziosa, riconoscibile e disprezzabile. Nella adolescenza ho scoperto però che esistono anche omosessuali non checche (anzi, sono la maggioranza). “Frocio” era comunque tra noi l’insulto peggiore.
7.Soltanto i maschi dicevano parolacce, le donne erano invece esseri angelici, incapaci di azioni cattive. Questa credenza mi rendo conto che ancora non l’ho superata, anche se di donne che parlano come camionisti bulgari e agiscono con cattiveria peggio degli uomini ne ho incontrate tanterrime nella mia vita. Però sotto sotto un poco noto che mi stupisco sempre. Lucaaaa, scendi dal pero!
8.Da bambino pensavo che la religione cattolica (non cristiana, proprio la cattolica) fosse l’unica religione esistente e la Bibbia l’unico testo sacro. Le altre al massimo erano catalogate come oscuri riti pagani e formule magiche. Che sorpresa venire a sapere poi che ne esistevano anche altre magari più antiche e degne.
9.Da bambino pensavo che la “razza” bianca fosse la migliore del mondo: i negri erano selvaggi, gli orientali stupidi e gli indiani d’America sanguinari. Bene avevano anzi fatto i cowboys a portare la civiltà e la democrazia presso di loro. A proposito, gli statunitensi sono tutti alti e biondi.
10.Chi non conosce l’arte e la poesia italiana non può sapere cos’è la sensibilità e la vera bellezza. Con meraviglia ho scoperto poi che ci sono stranieri che non sanno nemmeno chi sia Dante o Leonardo ma sono ugualmente sensibili e amanti del bello.

Insomma, tanti pregiudizi -nati in me chissà come e quando-, ignoranza e relativismo culturale che solo con fatica e negli anni ho superato. So che di questi tempi alcuni punti fanno sorridere ma contate che negli anni ’60 ero solo un bambino. Penso poi che ognuno di noi da bambino “credeva” in qualcosa che poi la vita gli ha dimostrato non vero.



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