UNA CANZONE DI GUERRA
Chi ha visto
il recente film Thor-Ragnarok avrà notato che nelle scene della epica battaglia
il sottofondo musicale è un brano heavy metal potente: “Immigrant Song” dei Led
Zeppelin. Mai canzone fu più adatta. Ragnarok è l’equivalente dell’Apocalisse
per i cristiani, lo scontro finale tra le forze del bene e quelle del male.
Immigrant Song
è un raro esempio di canzone cattiva, politicamente scorretta. Una canzone di
guerra in cui si adotta il punto di vista degli invasori vichinghi, che
terrorizzarono le coste europee per tutto il medioevo. Pur essendo stata
scritta ormai da quasi 50 anni non ha perso un briciolo della sua potenza, sia
musicalmente (una progressione per ottave; per ottave, musicisti!) che per il
testo, scritto rapidamente da un ispirato Robert Plant (all’epoca 22 anni) in
stato di grazia, parole che hanno influenzato molti successivi testi heavy
metal:
“Siamo il
martello degli Dei, siamo venuti in queste nuove terre per combattere e conquistare,
cantare e piangere, Valhalla sto arrivando! Abbiamo remato per tutta la notte
per giungere alle vostre spiagge occidentali…”
Le origini del
brano si perdono nella leggenda, come spesso accade con i Led Zeppelin: durante
una tournèe in Islanda, bang!, il brano venne ideato e suonato per la prima
volta in un concerto in cui si calcola ci fosse almeno il 2% di tutta la
popolazione giovanile islandese.
Eccolo qui
allora. L’urlo vichingo con cui si apre il brano è… non ci sono parole. Provate a rifarlo.
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