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sabato 11 novembre 2017

LA STORIA DI ANCHISE

Il giovane Anchise ebbe una esperienza straordinaria. Eppure era solo un semplice pastore che la sera, terminato il suo lavoro, prendeva la sua cetra e cantava nella capanna piccole canzoncine che aveva composto di giorno. La vita nei campi l’aveva reso forte e robusto ma aveva conservato una vena artistica, quasi malinconica.
Una sera pioveva e qualcuno bussò alla sua porta. Era una giovane ragazza con gli occhi scintillanti che, affascinata dalle sue canzoni, gli chiese se poteva cantare per lei. Si sa come vanno a finire queste cose, ben presto la giovane e Anchise finirono a letto e passarono insieme una notte d’amore e passione. Il mattino dopo si svegliarono abbracciati.

Ma qui la storia prende un’altra piega. La giovane si alzò in piedi, iniziò a splendere, diventò più grande e si rivelò per quello che veramente era: Afrodite, la dea dell’amore, colei che ama il sorriso. La capanna si illuminò come in estate e Anchise si inginocchiò tremando, chiedendo perdono per aver fatto l’amore con lei, non immaginava fosse una dea.
Racconta Omero che Afrodite lo rassicurò, sentendolo cantare la passione aveva preso il suo animo e aveva deciso di unirsi ad un mortale per avere un figlio. Ma nonostante tutto non poteva restare con Anchise, lei era immortale e lui sarebbe diventato vecchio, doveva andarsene via. “Tra quattro anni ti riporterò tuo figlio, lo chiamerai Enea e diventerà re di una città. Però verrà invasa e brucerà e allora tuo figlio ti salverà portandoti sulle spalle. Salperete per il mare e andrete verso nuove spiagge, dove fonderete una nuova e più grande città. Non dimenticare. E non vantarti mai di essere venuto a letto con la Dea dell’Amore, o la mia vendetta sarà terribile.”
Anchise giurò solennemente e tutto accadde come aveva predetto la dea che ama il sorriso.

Questo è un mito antico, che si perde nella notte dei tempi, ma forse nasconde verità valide ancora oggi: state attenti quando fate l’amore con delle ragazze. Potrebbero essere delle dee e non ve ne eravate accorti. E tutto può cambiare in una notte.



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