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martedì 14 novembre 2017

IL GIARDINO DELLA MENTE
(Mind garden)

(Il bellissimo testo di una canzone di David Crosby, dedicata a tutti quelli –innanzitutto me stesso- che con la scusa della malattia cercano di vivere in un perfetto comfort pensando così di evitare la realtà. E per la “sicurezza” accettano addirittura delle ingiustizie. Purtroppo la realtà prima o poi arriverà, il sogno finirà e bisognerà prendere una decisione. In queste notti in cui la insonnia mi perseguita penso molto a queste parole: non saranno tempi facili, soprattutto per quelli che vorrebbero evitare ogni scomodità. Buona fortuna.)


Un tempo c’era un giardino su un’alta collina
Verde e frutti lo circondavano al cospetto del mare
Poi sole e pioggia vennero a riversarsi
Il giardino crebbe e fiorì
Sprizzò colori sulla terra e la vita intorno prese forma

Ma arrivarono venti furiosi, vennero tempeste
E io temetti per il giardino
Così costruii un muro e un altro ancora
E misi un tetto spesso e resistente
Che riparasse dalle fiondate e dalle frecce dell’avverso destino

Il freddo maligno non poteva entrare
Ma quando arrivò il sole e la dolce pioggia di primavera
Nemmeno esse riuscivano a superare quei muri
Sarebbe morto in perfetto comfort
Ma io compresi, abbattei i muri tutt’intorno
E il giardino ancora vive

(David Crosby, 1967)



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