IL GIARDINO DELLA MENTE
(Mind garden)
(Il bellissimo
testo di una canzone di David Crosby, dedicata a tutti quelli –innanzitutto me
stesso- che con la scusa della malattia cercano di vivere in un perfetto comfort
pensando così di evitare la realtà. E per la “sicurezza” accettano addirittura
delle ingiustizie. Purtroppo la realtà prima o poi arriverà, il sogno finirà e bisognerà
prendere una decisione. In queste notti in cui la insonnia mi perseguita penso
molto a queste parole: non saranno tempi facili, soprattutto per quelli che
vorrebbero evitare ogni scomodità. Buona fortuna.)
Un tempo c’era
un giardino su un’alta collina
Verde e frutti
lo circondavano al cospetto del mare
Poi sole e
pioggia vennero a riversarsi
Il giardino
crebbe e fiorì
Sprizzò colori
sulla terra e la vita intorno prese forma
Ma arrivarono
venti furiosi, vennero tempeste
E io temetti
per il giardino
Così costruii
un muro e un altro ancora
E misi un
tetto spesso e resistente
Che riparasse
dalle fiondate e dalle frecce dell’avverso destino
Il freddo
maligno non poteva entrare
Ma quando
arrivò il sole e la dolce pioggia di primavera
Nemmeno esse
riuscivano a superare quei muri
Sarebbe morto
in perfetto comfort
Ma io
compresi, abbattei i muri tutt’intorno
E il giardino
ancora vive
(David Crosby,
1967)
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