Visualizzazioni totali

lunedì 12 giugno 2023

 MORTI LO STESSO GIORNO

Sono più dispiaciuto per Francesco Nuti che per Silvio Berlusconi. Mentre Silvio ha fatto la sua (discutibile) vita, Francesco Nuti ha attraversato l'inferno. Eravamo quasi coetanei, mi era simpatico, i suoi primi film erano una forza (Madonna che silenzio c'è stasera, Caruso Paskoski)

Quando entrava in scena timoroso con la chitarra al Festival dei Dilettanti era indimenticabile. "Canterò per voi una canzone d'amore…"

https://www.youtube.com/watch?v=7eS5Yy42hTI

Poi era caduto in depressione, beveva troppo, dovettero interrompere una intervista alla radio perché era ubriaco fradicio. E dopo nel 2006 l'incidente che lo lascia paralizzato, ruzzola giù per le scale (cose che capitano quando dipendi dalla bottiglia) e passerà il resto della sua vita immobile fino all'epilogo di oggi.

Francesco è stato l'ennesimo caso di un essere umano che ha raggiunto la vetta e poi è precipitato giù senza che nessuno lo fermasse. Evento non così infrequente negli artisti, che sono idolatrati ma amati poco e a volte finiscono per distruggersi. Ars longa vita brevis. Quando arriva l'ombra dell'insuccesso il non essere amati, nessuno che ti aiuta veramente, pesa molto. Ti fai travolgere.

Io comunque non ti dimentico. R.I.P.

Nessun commento:

Posta un commento