IL COLTELLO

“Pensi che non abbia il coraggio? Davvero pensi che non ce l’abbia?”

Davide, un teppistello di 14 anni aveva rapido estratto un coltellino dal giubbotto e me l’aveva puntato sulla fronte. Sentivo la punta fredda della lama sulla pelle. Era arrabbiato perché a scuola aveva preso una nota, voleva sfogarsi. Mentre il ragazzo continuava a urlare, io cercavo di mantenere il sangue freddo e stare fermo. Tra me e me pregavo che non mi sfregiasse la fronte.

“Pensi che non ce li abbia i coglioni? Pensi che non ho le palle?”

Rimanevo immobile, con la punta della lama sulla fronte. Quella volta ero io che ero rimasto senza parole. Lavoravo come Psicologo con i ragazzi da anni ma era la prima volta che mi capitava una cosa del genere.

Con tutta la calma di cui ero capace risposi: “Sono sicuro che hai dentro la forza per non farlo”. Non stavo facendo l’eroe o rambo, volevo solo uscire da quella situazione che non prometteva niente di buono. Mantieni la calma, Luca, mantieni la calma.

Il ragazzo mi guardò con aria di sfida. Io lo guardai senza sfidarlo e ridissi la stessa frase.”Hai la forza per non farlo.” Lui levò la lama dalla fronte, si rimise il coltellino in tasca e uscì dalla stanza.

Scelsi di non parlare dell‘episodio con il suo Responsabile. Non volevo che quel ragazzo passasse dei guai. La volta dopo Davide scherzando mi chiese scusa e non ne parlammo più.

Diverso fu un caso che mi successe qualche tempo dopo, molto peggiore. Antonio, un altro ragazzo da anni in Comunità estrasse una pistola dal giubbotto e la buttò sghignazzando sulla scrivania. Ammetto che sul momento vedendo la pistola ho fatto un sobbalzo sulla sedia. Si seppe dopo che era finta ma io non me ne intendo e non potevo saperlo.

“Antonio, che cos’è quella roba?”

“E’ roba mia.”

“Per favore mettila via, non è bella.” Con un ghigno la prese e se la rimise in tasca. Seppi poi che aveva passato dei guai, l’aveva mostrata alla gente sbagliata.

Troppe armi in giro. Mi sento di dirlo in base alla mia esperienza: voi mantenete la calma, mi raccomando.