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venerdì 30 giugno 2023

ANASSIMANDRO

Qual era la città più famosa nel Mediterraneo nel 6° secolo AC? Molti diranno Roma, Cartagine, Atene, Sparta o il Cairo, ma non è così. La città più importante ai tempi era Mileto, la vera New York antica del Mediterraneo.

Situata sulle rive della Turchia, vivace e progressista, lì avrei voluto nascere a quei tempi: Mileto è stata infatti la culla della filosofia e della scienza, una città moderna. Atene, Socrate e tutti gli altri verranno un secolo dopo. I grandi pensatori all’epoca lavoravano a Mileto.

Come Talete, che molti reputano il primo filosofo, e il suo allievo più famoso ANASSIMANDRO, uno scienziato a mio parere ingiustamente sottovalutato ma dalle invenzioni strepitose. Forse perché ai tempi la parola “scienziato” neanche esisteva, si usava la parola “sapiente”.

Ma Anassimandro compì opere straordinarie: fu il primo a disegnare una cartina geografica (prima di lui i marinai andavano a naso), fu il primo a misurare il tempo inventando la meridiana (gli orologiai dovrebbero ringraziarlo), fu il primo ad individuare gli equinozi e i solstizi, riuscì non so come a prevedere un terremoto che avrebbe colpito Sparta salvando così la vita a molti suoi cittadini.

Fu il primo a immaginare come era fatta la terra, il primo a dare dell'Universo una spiegazione naturalistica (e non mistico-religiosa) e il primo a immaginare che la terra galleggia libera nello spazio. Certo, oggi la sua visione fa sorridere (era un terrapiattista) ma affermò anche un concetto importante, l’equilibrio: il mondo tende all’equilibrio, il freddo non predominerà a lungo sul caldo, né l’umido col secco. Un concetto molto affine se volete alla nostra Entropia. L’Universo non ama il disordine.

E molte altre cose ha fatto, peccato che le notizie sulla sua vita siano così scarse e le sue opere tutte perdute. Ma quel poco che si sa è eccezionale e lo pone a mio parere insieme ai grandi scienziati di sempre.

La cosa migliore di Anassimandro però l’ho tenuta per ultima, da lui ho ricavato una grande grande lezione. Un giorno dei bambini lo presero in giro perché lui e il suo coro cantavano male. Non si scompose e non si arrabbiò come avrebbero fatto in tanti, non li minacciò. Semplicemente si voltò verso i suoi compagni e disse “Ragazzi, vediamo di cantare meglio sennò i bambini ci sfottono”.

Una lezione di umiltà. Sapere accettare le critiche anche quando sono irriverenti e piccine. Lo scienziato più importante della antichità ne era consapevole: non è importante chi sei o chi sei stato, non sei comunque perfetto, hai dei difetti e c’è sempre una occasione per migliorarti. Qui su Quora ti sfottono? Ricordati di Anassimandro e approfittane per correggerti.

Mi sarebbe piaciuto conoscerlo.

giovedì 29 giugno 2023

 LE RILETTURE

Avvertenza: post dedicato a chi ama leggere i libri. Se appartenete alla categoria, avanti così.

Ho 60 anni (ebbene sì, tempus fugit), è una vita che leggo e non so nemmeno io quanti libri ho letto in vita mia. Anzi, qualcuno l'ho riletto più volte, c'erano per esempio libri che a 20 anni mi avevano gasato lasciandomi una impressione profondissima e che ho ripreso da "adulto" nel tentativo di ritrovare antichi entusiasmi.

Sono le famose "riletture" ma nascondono un rischio, un grande rischio. E' come riascoltare dopo anni una canzone che da ragazzo ti faceva impazzire. Qualcuna ha resistito al passare del tempo ma troppe no. "Come è possibile che mi piacesse questa schifezza?". Si arriva alla amara conclusione che ero giovane ed ero pirla, abbassa la testa Luca.

Per fare un altro esempio, a volte mi è capitato di incontrare ragazze per cui a 20 anni avevo perso la testa e ho commesso follie. "Per quella lì? Ma non era manco il mio tipo! Ma cosa…?", ho pensato troppo spesso. Mi ero costruito fantasie su una persona inadeguata, adesso lo so. Il sentimento di delusione è anzi talmente costante che spesso evito di andare a incontri dove so che partecipano vecchie fiamme. La tentazione è forte ma ci rimarrei troppo male.

Ma con i libri no, dai. I libri non tradiscono. Sono eterni, sono nel cuore. Eppure anche con loro è così, Li rileggo e a volte li trovo orribili, scritti male, zeppi di banalità, digressioni inutili, descrizioni ridondanti, colpi di scena ridicoli. Soprattutto con i romanzi scritti nell'800 mi capita (non mi fate far nomi che mi comprometto).

Anzi no, uno ve lo devo dire, "Delitto e Castigo" di Dostojevsky. Premesso che io non valgo un'unghia del russo, ma questo è un romanzo che da giovane ho divorato in un weekend e che mi aveva gasato come un leone. Ho attraversato il mio periodo "Raskolnikov" e da giovane studente di filosofia ero orgoglioso quando dicevano che assomigliavo a Dostojevsky (avevo una barba da Pope russo e mi ero comperato un cappotto simile al suo). Quando negli anni '70 entravo nei salotti tutti muti, facevo la mia porca figura.

Mio Dio, cosa mi è venuta in testa l'idea di rileggerlo. Un mese e passa ci ho messo, non vedevo l'ora che finisse. Non l'ho buttato dalla finestra solo per rispetto al Luca giovane. Alcuni punti erano curati e ben scritti, ma altri proprio no. Pallosissimo. Basta, non rileggerò più nulla.

Mia zia lombarda avrebbe detto "Zuca e melòn, la soa stagiòn!". Vale a dire zucca e melone, la sua stagione = per ogni stagione della vita ci sono le gioie adatte > per cui adesso non fare il giovane, non ti conviene quando hai una certa età. Non ti illudere più che sei un giovane brigante.

(nella copertina il giovane Lewis Payne, aprile 1865, condannato a morte)

mercoledì 28 giugno 2023

PERCHE ' I MIGRANTI METTONO ANCHE I LORO FIGLI SULLE BARCHE SE E' PERICOLOSO?

E' la stessa domanda che posi ad un marocchino anni fa. Era appena accaduta una di quelle tragedie di cui si sente parlare purtroppo con regolarità: una barca piena di migranti era affondata in pieno Mediterraneo, trascinando sul fondo anche qualche bambino. Orribile.

"E per ogni notizia di naufragio che sentiamo -commentò Abdel- ce ne sono almeno dieci di cui gli italiani non sanno niente. Il mare per noi è un cimitero."

"Ma scusa Abdel, se ormai sapete anche voi che è pericoloso, pericolosissimo, come mai allora continuate a farlo? Non solo, ma su queste barchette si mettono anche figli piccoli. Si espongono ad un rischio grandissimo."

"Tu non capisci Luca -mi disse Abdel senza guardarmi-, non è solo la povertà e la fame a muoverci. Io lo so bene. Se affrontano questi rischi con i loro figli è perché fuggono da un pericolo, un pericolo che tu non riesci nemmeno a immaginare."

"Quale sarebbe?"

"Essere perseguitati, uccisi, morire. L'Africa è un continente violento, con una violenza che qui non esiste. Che cosa importa, quando hanno sparato a te e ai tuoi figli, di attraversare un mare di notte su una barca? Scappare, scappare…"

"E se invece li aiutassimo a casa loro, portando per esempio pace e prosperità?"

Qui Abdel alzò gli occhi e mi osservò con uno sguardo triste. Io capii solo che c'era molto che non sapevo.



martedì 27 giugno 2023

NON PENSARE

L'assistente aprì il portellone dell'elicottero e mi fece un gesto eloquente: toccava a me buttarmi col paracadute. C'era un fracasso infernale e sentivo un freddo assassino che entrava dal portellone aperto.

Quel giorno all'Areoporto di Bresso, periferia nord di Milano, c'era il "battesimo del volo" in cui i più incosc…. coraggiosi si buttavano per la prima volta col paracadute dall'elicottero.

E che, mi faccio scappare una occasione così? Lanciarsi col paracadute avendo un istruttore esperto alle spalle (tecnicamente "tandem") che controlla che tutto si verifichi in sicurezza. Dai Luca, vinci la paura.

Ritorniamo al portellone aperto, con l'assistente che fa cenno di buttarsi. Io mi affacciai e… vidi il nulla. Le nuvole erano sotto di noi. Ricordo che pensai "mica mi dovrò buttare?" e poi, forse spinto dall'istruttore alle spalle, mi buttai nel vuoto.

Io mi sono accorto più volte in vita mia che soffro della Malattia del Pensare. Io penso sempre, penso troppo, se c'è una bella giornata penso "oh che bella giornata!" invece di sdraiarmi sulla sabbia a prendere il sole. Niente da fare, io penso.

E invece quel giorno il mio cervello si è spento. Non saprei come altro spiegarlo. Dopo essermi buttato non pensai più a niente per un minuto. Ma proprio a niente. Vivevo l'aria che mi colpiva la faccia, sentivo che il mio corpo stava precipitando, il freddo intenso. Sentivo tutto e non pensavo a niente.

Dopo un minuto fu come se mi fossi svegliato. "Ah ma è vero, ho un istruttore alle spalle che aprirà il paracadute!" Poi in effetti lui aprì il paracadute e dopo pochi minuti scendemmo sulla terraferma. Fu tutto molto bello e istruttivo.

Tra le tante esperienze vissute quel giorno, il Non Pensare occupa un posto speciale nel mio cuore. Molte altre volte in vita mia mi sono imposto di "non pensare". Niente da fare, prima o poi un pensiero emergeva dal fondo della mente.

E invece quel giorno fu così facile.

PAROLE SEMPLICI O RICERCATE?

Meglio usare parole semplici. Altrimenti si rischia quello che successe a Napoli durante l'epidemia di colera nella estate del 1973, dovuta a cozze inquinate. I giornali dell'epoca parlarono più correttamente di "mitili", soltanto che molti napoletani, non sapendo cos'erano i mitili, continuavano a consumare le cozze e l'epidemia avanzava.

Quando si resero conto dell'errore, i giornali fecero rapidamente marcia indietro, parlarono chiaro e l'epidemia si fermò, grazie anche ai vaccini e regole sanitarie più precise.

Certo, se userai parole difficili sarai elogiato e farai una bella figura, ma se vuoi farti capire meglio evitarle. Inutile parlare se non ti fai capire. Altrimenti succede come in quella barzelletta, dove si vede il contadino perplesso, che non prende la medicina perché non conosce dove sta "la via rettale".

Usare parole semplici insomma, anche su internet meglio evitare i paroloni. Essere chiari e precisi nello stesso momento, questa è la sfida.

(i camion disinfettano le strade di Napoli)

lunedì 26 giugno 2023

COLDPLAY A MILANO

Non sono mai stato un loro grande fan, ammetto, ma da oggi forse ho cambiato idea. I Coldplay stanno facendo dei concerti allo stadio San Siro di Milano e Chris Martin ieri ha iniziato intonando questo brano. All together!

https://www.youtube.com/watch?v=WHYujX9du_k

E' un FdP piacione? Un vero artista? Un opportunista? Aldilà dei giudizi, sicuramente è un professionista, a cui fare tanto di cappello. non è facile cantare in un dialetto straniero. Qui vedo un vero professionista all'opera.



domenica 25 giugno 2023

CREARE AMORE

“Signor giudice, posso dire la verità?”

“Forse è meglio, signora, ci dica.”

“Ho conosciuto tre anni fa la mamma di Abibi in parrocchia, era spaventata e continuava a cullare la bimba che dormiva. Era appena arrivata dall’Africa con la figlioletta appena nata e non sapeva cosa fare e dove andare. Allora ho offerto rifugio a entrambe per qualche giorno.”

“Un bel gesto da parte sua.”

“Sa, io vivo sola e mi faceva piacere avere un po’ di compagnia. E poi dopo pochi giorni…. posso dire la verità?”

“Certo.”

“La mamma, una bella ragazza giovane, era sempre più irrequieta e una sera ha detto che se ne andava. Nel frattempo che cercava lavoro e casa però mi chiedeva di tenere la bambina, che si chiamava Abìbi.”

“Abìbi vuol dire amore in arabo. Chissà se è il vero nome o un soprannome.”

“Io l’ho sempre chiamata così. Comunque da quel giorno la bimba è rimasta con me, dormiamo insieme nel lettone, è il mio cioccolatino. La vesto con cura, le ho insegnato a parlare e adesso la mando all’asilo, sta diventando proprio una bella bambina. La mamma viene a trovarla ogni settimana ma...posso dire la verità?”

“Avanti.”

“Ci sono stati mesi in cui non veniva a trovarla e spesso è irreperibile. Non ho mai capito del resto dove abita o che lavoro fa.”

“Meretricio?”

“Veramente non lo so. Comunque in tutti questi anni Abibi è cresciuta con me, ci siamo affezionate e ho pensato io a tutto. A poco a poco si è creato un legame di amore tra noi due. Mi chiama Zia e stiamo sempre insieme.”

“Il tribunale la ringrazia signora, lei ha salvato questa bambina. Che però non ha nessun documento. Avete avvisato i servizi sociali o altro di questa situazione?”

“No, le dico la verità.”

“Eh infatti, noi siamo venuti a saperlo per caso, per una segnalazione dell’asilo. Perdoni una domanda indiscreta, se vuole non risponda, ma di salute come sta? Ce la farà a reggere una bambina?”

“Certo, ho 59 anni… 60, sto bene e per Abibi mi sono imposta di curarmi senza lasciarmi andare. Inoltre ho tanti parenti o amiche che mi daranno una mano. Lasciatela con me, signor giudice, non datela a qualcun altro. Io e lei siamo una piccola famiglia e ci vogliamo bene.”



sabato 24 giugno 2023

BLA BLA 

Ogni tanto un cambiamento ci vuole. "Ho deciso di insegnarle a parlare, cosa vuoi che succeda?"

venerdì 23 giugno 2023

 COSA FAREI SE FOSSI UN GIGANTE

Avvertenza: se capite ciò che scriverò, ormai avete una certa

Tornerebbe la felicità, con tutti che cantano "Giganteee, pensaci tu!" Anche se (dico la verità) a me da bambino piaceva di più Jo Condor: "Mi lasci, non c'ho il paracadute! Non c'ho la mutua!"

https://www.youtube.com/watch?v=_G16Ahsoar4

"E che? C'ho scritto Jo Condor?"



UNA REGOLA ALTERNATIVA A SCACCHI

 "Quando sei in una posizione di stallo, muovi il cavallo"



 QUIESTA NOTTE HO VISTO GESU'

Anche lui mi ha visto sdraiato a letto e mi ha detto una di queste frasi

a.chiamo un'ambulanza?

b.vuoi un aiuto?

c.poverino, non ti sforzare

d.alzati e cammina, stronzo



giovedì 22 giugno 2023

"SONO INDECISO SE SCANDALIZZARMI O RIDERE."

"RIDA."

Non c'è pace tra gli ulivi. Stamattina apro la posta e bang!, il potentissimo OPL (Ordine Psicologi Lombardia) mi invita a partecipare al Milano Pride del 24 giugno. Oibò!

Mi raccomando "Ci troveremo sabato 24 giugno dalle 15:00 in poi in via Vittor Pisani all’angolo con via San Gregorio. Il corteo si muoverà a partire dalle ore 16:00. L'Opl invita i collegh* interessat* a unirsi alla nostra delegazione comunicando la propria partecipazione a segreteria@opl.it mettendo nell'oggetto dell'email "Partecipazione Pride 2023".

Immagino (ed è questo che mi ha fatto sorridere) freudiani, junghiani, comportamentisti e olistici sfilare tutti insieme con la bandierina del Pride. Tempi duri per uno psicologo di destra. E poi ci sorprendiamo se al cinema Robert De Niro dice allo psicologo "io finocchio, tu morto".

https://www.youtube.com/watch?v=qUSMo9jBQ44

Forza, il politicamente corretto esige un pedaggio! Vuoi essere moderno o no?

 I TAMARRI SANNO DI ESSERE ECCESSIVI?

Certo che lo sanno ma quando si fa il tamarro bisogna saperlo fare bene, senza inutili pudori e timidezze. Sei sulla scena e il palco è tuo e devi tirare fuori la parte più pu##ana di te. Chi è stato su un palcoscenico sa cosa intendo dire.

Questo è un truzzissimo esempio di ciò che intendo dire. Qui siamo oltre la vergogna, questo è spettacolo. Da ragazzino credevo che il cantante all'inizio fosse un giovanissimo Barry White, e devo dire che il dubbio mi è rimasto ancora oggi.

https://www.youtube.com/watch?v=wtjro7_R3-4



VERGOGNARSI PER QUALCUN ALTRO

Affiancavo dei Giudici in Tribunale, quel giorno bisognava discutere del caso di un possibile stupratore seriale. Entrò il tipo con il grugno cattivo, scortato dalle guardie, si sedette e subito dopo arrivò la sua Avvocata, una bella praticante sui 30 anni.

L'Avvocata entrò a larghe falcate in aula come una apparizione: capelli lunghi e lisci, minigonna inguinale, tacco 12, calze a rete, corpetto strizzato. Come strategia difensiva evidentemente la giocava sull'aspetto fisico.

Già. Peccato che, a parte il sottoscritto, quel giorno in Tribunale i giudici fossero tutte donne, che la guardarono severa. L'Avvocata vide la fila di giudici donne e si ammutolì. Mi sono vergognato per lei. Il processo si svolse rapido, le prove erano schiaccianti.

Vi lascio immaginare i commenti quando l'Avvocata è uscita dall'aula. Anzi no, meglio se li tengo per me. Commenti che sono continuati in Camera di Consiglio. Io intanto non dicevo niente, per l'imbarazzo provato per lei volevo diventare una moschina bzzzz. A volte vorrei essere meno empatico. 

Santodio, almeno informatevi prima!

EDIT: vediamola in questo modo. Il caso era destinato ad una sicura sconfitta e i titolari dello studio legale si son guardati bene dallo sporcarsi le mani. Allora han detto alla bella praticante "vai tu, ti regaliamo questa opportunità. Mi raccomando, vestiti in modo seducente, giochiamoci questa carta." Ma naturalmente son cattivi pensieri, nessun studio legale serio si comporterebbe così.



RABBIOSO

"Eh no ca##o, il web ha rotto i cogl°°°ni! Non c'è più niente di sacro! Intelligenza Artificiale di me°#@! Bastaaaa bisogna far la Rivoluzione e distruggere tutto!" Queste e altre piacevolezze mi sono sgorgate dal petto proprio oggi quando ho scoperto un vituperio delle genti.

Come tanti Puffi Quattrocchi mi era rimasta solo una consolazione nella vita, solo ciò addolciva questa valle di lacrime e la rendeva degna di essere vissuta

Prendere la nuova copia della Settimana Enigmistica e risolverla partendo dal fondo. Eh sì. Avevo già parlato qui su Quora di questa mia insospettabile passione (ma và?) che tanti pomeriggi estivi ha allietato, essendo il passatempo più sano ed economico, che vanta millemila tentativi di imitazione.

Risposta di Luca Tartaro a Perché la settimana enigmistica viene ancora tanto acquistata dagli italiani?

E che gioia scoprire che la sede dove si crea è in Piazza 5 Giornate a Milano, vicinissimo a casa dei miei. Ci devo andare deferente in pellegrinaggio.

E invece oggi cosa vado a scoprire? Che han creato Crucipedia, dove ci son tutte le soluzioni delle definizioni, togliendomi il gusto della sfida intellettuale, lo stimolo cognitivo di una connessione neuronale, l'allenamento alla plasticità mentale, ciò che salvava l'unica cosa bella che ho! Bastardi!

Benvenuto su Crucipedia - Crucipedia

"Eh Luca, ti devi rassegnare, siamo tutti interconnessi, basta che le cose le sappia uno che poi le sanno tutti. E' il nuovo mondo, è l'A.I. che comanda adesso."

"No, io non mi rassegno! Io voglio essere unico! Voglio pensare con la mia testa!"

"Povero scemotto che non si adatta al nuovo che avanza, sei solo destinato a soffrire, lo sai vero? Toh, prendi un fazzoletto, asciugati."