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lunedì 24 maggio 2021

UNA MOGLIE CHE DIFENDE IL MARITO CHE HA ABUSATO DEI FIGLI SOLO PER NON ROVINARE IL MATRIMONIO E' UNA DONNA NORMALE?

L'ho visto tante volte in Tribunale, ho assistito a scene surreali. Dai giudici in giù tutti erano sconcertati. Donne palesemente "vittime" di una situazione psicologica pesantissima alzavano la voce difendendo un marito che più str***o e abusante con i figli non poteva essere. Giustificavano atrocità che gridavano vendetta di Dio. Orribile.

Per le italiane e latine il fenomeno era molto raro e comunque trasversale (anche per ricche e colte). Con le slave mai, anzi appena il marito alzava anche solo la voce lo sbattevano fuori. Ma con le arabe era dolorosamente frequente: 9 su 10 facevano un passo indietro e difendevano il marito a discapito dei figli, anche negando gravi evidenze (referti medici).

Dico la mia da psicologo: erano tipici casi di IDENTIFICAZIONE CON L'AGGRESSORE, in cui una "vittima" per non subire ulteriori danni appoggia, sostiene e dà ragione al "violento", sperando di farla franca. Quando poi l'aggressore se la prenderà con altri soggetti più deboli, per evitare ritorsioni personali addirittura la "vittima" lo difenderà.

Queste persone amano se stesse più dei loro figli ("tanto ne potrò fare altri"), amano la loro vita più della giustizia. La loro paura è più forte della verità. Amaro constatarlo ma è così. Potrei portare decine di esempi anche storici. Non mi sento di biasimarle ma le compatisco.

Che fare? Quando si nota un meccanismo simile, e voi intuite la delicatezza è come camminare sulle uova, la soluzione migliore si è visto che alla fine è un intervento di forza esterno che separa e interrompe il legame, nella pratica si mettono madri e figli in comunità segrete. Più facile a dirsi che a farsi: spesso queste donne scappano di notte e si ricongiungono ai mariti violenti! Allora, per salvare almeno i bambini, li si preleva con la forza. Madonna, quante tragedie, quante lacrime.





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