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domenica 30 maggio 2021

 COS'E' IL RISPETTO

(tratto da una storia vera)

“I miei omaggi, Generale Pausania!”
“Oh mio caro Lampo, figlio dell’amico Pitea, grazie per essere venuto da me. Come stai?”
“Sono onoratissimo di essere stato ammesso al tuo cospetto. Hai compiuto una impresa straordinaria per grandezza e bellezza, Generale. Sconfiggendo le armate di Serse in battaglia non solo hai vendicato tuo zio Leonida ma hai salvato tutta la Grecia e il mondo civile.”
“Non è stato facile, caro Lampo. Noi eravamo certo agguerriti e preparati nella pianura di Platea, ma in numero inferiore ai barbari. Gli Dei hanno guardato a noi con benevolenza.”
“Salvando la Grecia avrai la gloria più alta tra tutti gli uomini. Ma tu compi l’opera in modo da aver fama ancora più grande, così che in futuro ogni barbaro si guardi bene dal perpetrare atrocità contro i greci. Ho una proposta.”
“Sentiamo.”
“Quando tuo zio Leonida cadde alle Termopili, sai che il re Serse ordinò di tagliargli la testa e crocifiggere il suo cadavere.”
“Ricordo, caro Lampo. Per fortuna la morte lo difendeva. Fu doloroso venire a sapere di tale scempio.”
“Tu ora rendigli il contraccambio! Sarai lodato innanzitutto da tutti gli spartani e poi anche dagli altri greci. Impalando i cadaveri dei suoi generali avrai degnamente vendicato tuo zio!”
“Caro Lampo, ammiro la tua previdenza. E’ segno che ci hai pensato molto. Ma non mi fai una buona proposta. Dopo avere esaltato me, la mia patria e la mia impresa mi hai avvilito e annientato.”
“Ma Generale, io non...”
“Mi consigli di fare onta ad un morto pensando di accrescere la mia fama, ma questo modo di fare è più tipico di un barbaro, mentre invece spero che noi spartani ubbidiamo a leggi più civili e onorevoli.
“Ma dobbiamo vendicare Leonida e gli altri morti delle Termopili!”
“La vendetta è già stata pienamente compiuta, sconfiggendo i barbari abbiamo loro reso onore e impara, Lampo, una legge divina.”
“Dimmi Generale.”
Questa è la differenza tra un barbaro e un uomo civile, il rispetto per chi non si può più difendere. E non esaltarti troppo per la vittoria. Ora non avvicinarti più a me per altri consigli. Allontanati e siimi grato di rimanere impunito.”

Dal passato una lezione per noi moderni. Il rispetto che si prova per i vinti è qualcosa che distingue noi esseri umani civili. Non bisogna umiliare il nemico. Facile vincere e stravincere, perdendo la pietà. Difficile ma necessario conservare la propria umanità nella vittoria. 






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