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domenica 30 maggio 2021

 UN UOMO PUO' ESSERE FEMMINISTA?

A mio parere, un uomo che affermi di essere “femminista” sfiora il ridicolo. Basterebbe rispettare la persona, qualunque sesso, età o nazionalità abbia (chissà se basta). Però… però c’è stato un caso in Tribunale in cui mi sono trovato ad essere più “femminista” della donna che avevo davanti e che mi ha messo molto in imbarazzo. Adesso ve lo racconto, così mi date un parere.
Questa donna aveva partorito un figlio da un tunisino (capita). Non si era convertita ma stava facendo comunque il passaporto per andare a vivere nella famiglia di lui in Tunisia. Infatti l’uomo in patria aveva già tre mogli, lei sarebbe stata la quarta, nessuna sorpresa.
Quando mi raccontò la storia ebbi un sussulto. Orbene, mi ritengo un tipo tollerante ma questo ai miei occhi era un filino troppo. Chiedo subito scusa se il dialogo che segue offenderà qualcuno.
“Ehmm signora, ne è sicura?”
“Sicurissima. Io amo il mio uomo.”
“Di questo sono certo ma sappiamo entrambi che provenite da culture diverse. Lei si ritroverebbe a vivere in una… famiglia allargata in cui non godrà degli stessi diritti che ha in Italia.”
“Lo so. Sono pronta.”
“Lei sa che poi sarà difficile tornare indietro. Rischia molto.”
“Ho fatto la mia scelta. Mi ha del resto già fatto capire che non sarò certo la prima moglie.”
“Pure. Signora, ammetto che sono di sasso. Che una persona rinunci ai suoi diritti in nome dell’amore mi suona sbagliato. Ma non voglio iniziare a fare terrorismo psicologico (avrò scelto bene?). Lei come si sente dentro, perdoni la domanda?”
“Oh Dottore, è questo che non capiscono tutti. Io sono felice! Non vedo l’ora di riunirmi al mio uomo.”
“Lei sa bene che non lo avrà in esclusiva. Ma non sia mai che impediamo la felicità. Auguri, signora.”

Come diceva già la buonanima di Darwin, il vero razzismo è quello sessuale. Ma come è dura quando uno se lo ritrova davanti.


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