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lunedì 29 gennaio 2018


(Molti non saranno d'accordo ma, come si suol dire, riceviamo e volentieri pubblichiamo)

269

“Cara amica, posso farti una domanda indiscreta?”
“Ma certo, ti vedevo girarmi intorno curioso. Qualcosa non va?”
“No è che…non so come dirlo…ho notato che hai un tatuaggio sul polso. Mi chiedevo cosa vuol dire. A occhio mi sembra un numero.”
“Sì, hai ragione, è il numero 269.”
“E perché ti sei tatuata il numero 269? Sull’avambraccio poi, come i reclusi nei campi di concentramento nazisti. Proprio l’altro ieri era il Giorno della Memoria dello sterminio degli ebrei durante la II° Guerra Mondiale. Sei ebrea?”
“No, non ancora. Questo numero ricorda a tutti un altro olocausto, che accade ogni giorno nel mondo.”
“Lo sapevo che aveva un significato. Quale?”
“Gli animali che vengono sacrificati e sterminati dagli esseri umani. Per nutrirci, per coprirci, nella orribile sperimentazione scientifica, a volte solo per diletto.”
“Ah, sei una animalista. Hai un animo sensibile ma so che è un movimento molto criticato.”
“Continuamente. Ma noi non cediamo. Arriverà un giorno in cui uccidere un animale sarà equiparato all’uccidere un essere umano.”
“Ma il numero 269 che c’entra?”
“Era il numero del primo vitello liberato dagli animalisti mentre andava al macello ed è diventato il simbolo della nostra lotta. Quando vedi questo numero tatuato sulla pelle vuol dire che hai di fronte una persona che lotta per gli animali, per chi non ha voce. E sai chi sono stati i primi?”
“Degli ex cacciatori?”
“Proprio degli israeliani, che nel 2012 a Tel Aviv si sono marchiati pubblicamente a fuoco sulla loro pelle questo numero.”
“A  fuoco! Come le mucche. Terribile.”
“Il loro video ha fatto il giro del mondo. Vai su internet e cerca 269, troverai un sacco di notizie. Non a caso poi quei ragazzi erano israeliani, loro sanno bene cosa vuol dire essere torturati e uccisi per questioni di razza. Ma non occorre essere ebrei per ricordare chi soffre pur essendo innocente.”
“Non so, mi vengono in mente tante obiezioni.”
“A cui risponderò volentieri, punto per punto.”
“Mi sembri molto convinta.”
“Non sono certo l’unica, siamo in tanti. Vedrai sempre di più questo numero. Animali liberi.”








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