LA MONETINA
Come molti
sclerati ho un rapporto particolare col cibo. Nutrirmi con gli anni è diventato
un problema e mi piacerebbe sapere da voi come lo avete risolto.
Cucinare infatti
per le mie limitazioni fisiche (ho perso l’uso della mano destra e la sinistra
tremola) è diventato molto molto difficile. Provate a cucinare con una mano
sola e poi mi dite. Vivendo poi da solo, gattina a parte, bisogna onestamente
ammettere che in questi anni mi sono mangiato l’impossibile, altro che seguire
una alimentazione sana e bilanciata.
Non so come fate
voi con il cibo: io sono in contatto con una cooperativa che ogni tot mi
rimpinza il congelatore di vaschette monoporzione, un filo monotone ma comode
assai. Sono diventato il mago del micro onde. Mi mancano molto verdura e frutta
fresca, mi avvento su di loro ogni volta che posso. Mi arrangio.
Mi rendo
benissimo conto che come tipo di alimentazione non è proprio il top, ma non
penso neanche di essere l’unico. Vivere in autonomia quando si è malati sarà
gratificante ma comporta anche aspetti meno simpatici.
Ieri con una
delle vaschette però mi è capitato un evento mai successo in via mia: stavo
mangiando il mio solito riso con polpettine quando mi sono accorto di avere in
bocca un ossicino. Strano, perché di solito in cooperativa sono molto attenti,
sanno che non riesco a tagliare e tutto deve essere già pronto.
Sentivo poi con
la lingua che l’ossicino aveva una forma strana, era rotondo, troppo rotondo.
Estratto dalla bocca con cautela ho notato con stupore che…era una monetina
dorata di 10 centesimi! Ma tu guarda, un soldino. Brillava sotto la luce della
lampada.
Come nelle
favole. Monetina, mi porterai fortuna? La mia vita sta cambiando? Questo anno
nuovo mi porterà qualcosa di bello?
Come Zio
Paperone con la mitica Numero Uno ho deciso di sorridere e conservare il
soldino. Hai visto mai mi porti fortuna.
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