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domenica 3 maggio 2015


UN COMMENTO SUI FATTI DI MILANO del 1 maggio 2015
All'apertura dell'Expo a Milano, la mia città, succede di tutto: black bloc e tute nere devastano la città con guerriglia urbana, auto incendiate, negozi distrutti etc.
Considerazioni generali: i giovani soprattutto se maschi protestano, e hanno il diritto di protestare, anche per le cause sbagliate (sempre che ci sia un motivo, ancora non ne ho sentito uno). Sono insofferenti a regole e limiti. Un giovane quando vede un muro cerca di scavalcarlo, è la sua gioventù che lo fa agire così. Lo abbiamo fatto (quasi) tutti.
Protestare però non devastare, c'è una bella differenza. E si riconosce subito chi viene per devastare, perché ha il viso coperto. Protetto dall'anonimato di una maschera o un passamontagna diventa impunito e commette atrocità.
Ho detto "giovani" poi, non certo 25 o 30enni cattivi maestri. Che, detto per inciso, sono quelli che non vengono mai beccati.
E meno male che "dall'altra parte" si è evitato di esasperare lo scontro e che non ci è scappato il morto o il martire. Non abbiam bisogno di un altro G8.
Ultima considerazione: si sa che certe frange non aspettano altro che queste grandi manifestazioni per avere visibilità, non si riusciva proprio a prevenire?

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