Visualizzazioni totali

venerdì 1 maggio 2015

Il racconto del "Fiore della Magnolia", che ho scritto qualche anno fa, come morale sembrerebbe in contrasto con lo spirito di Psicologia Chiara. Nel racconto si elogia la parte meno visibile in noi, incontrollabile, la bellezza profonda dell'oscurità. La frase centrale del racconto per me è "la notte non è cattiva".
No, il buio ha un suo valore che esiste e resiste. Ed è bellissimo quando c'è armonia tra notte e giorno, tra buio e luce. Io resto convinto che la psicologia debba essere chiara, comprensibile, accessibile a tutti, armoniosa, "divertente" nel senso migliore della parola. 
Ma non certo banale, stupidotta, prevedibile, risaputa, ordinaria... E per evitare queste trappole niente di meglio che ascoltare il lato più oscuro dentro di noi. Come il botanico, che provò in tutti i modi di far fiorire i semi e poi stizzito li lanciò fuori dalla serra. 
A volte un po' di libertà è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. 



Nessun commento:

Posta un commento