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mercoledì 12 giugno 2024

QUESTA MATTINA

Sapendo che amo chi ha il pollice verde, una mia amica questa mattina mi ha mandato questa foto, un bellissimo fiore che la notte è fiorito nel suo giardino.

"Molto alto. Che fiore è?"

"Non so come si chiama, nasce da solo. So che si apre la sera all'improvviso e dura niente. Già la mattina dopo sfiorisce. Stasera sarà tutto secco."

"Molto suggestivo, mia cara, mi ricorda… beh ci penso dopo. Chissà come si chiama comunque. E' bello."

E' partita la ricerca e alla fine abbiamo trovato informazioni su di lui: questo grande ed effimero fiore si chiama Oenothera Glazioviana ed è originario del nord America. Molto apprezzato per i suoi colori, cresce un poco ovunque, soprattutto vicino ai ruscelli. Le sue bacche sono commestibili e insaporiscono il vino.

Oenothera glazioviana - Wikipedia

Che la sua bellezza duri così poco mi ha ricordato il culto che in Giappone c'è per i bianchi e incantevoli fiori di ciliegio. Durano tre giorni e poi cadono.

Da quel che ho capito, affascina e fa riflettere molto gli orientali il concetto di IMPERMANENZA legato a questi fiorellini. La caducità delle cose, il loro sfiorire rapido, le occasioni che arrivano e subito vanno afferrate. Non esitare. Cogli l'attimo, la vita è breve, non lasciare scappare le occasioni, come in due parole dicono i latini carpe diem.

Gli stessi pensieri che arrivano qui in Italia ammirando il fiore dell'Oenothera. Sto cogliendo le opportunità che la vita mi offre? Vuoi vivere di rimpianti e un domani mangiarti le mani o buttarti? E se ti fai male non ha importanza, poco tempo e sarà tardi, il fiore già sfiorito, l'occasione perduta. Dai, muoviti. Oh, come è facile fraintenderti.

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