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giovedì 27 giugno 2024

DA COSA DERIVA LA PAROLA GENTILE

L'etimologia una volta tanto è molto chiara, deriva dal latino "gens", la famiglia romana in senso largo, e nella Bibbia indica una persona non ebrea o non cristiana, insomma è l'equivalente di "pagano". In teoria quindi indicherebbe una persona da convertire, spiritualmente inferiore, non è uno dei nostri, relegato al secondo piano.

Eppure "gentile" -e qui sta la stranezza- è un aggettivo che ha acquistato nei secoli un valore molto positivo. Indica una persona con un buon cuore, capace di sentimenti nobili, elevati, delicati, cortesi.

Forse gli antichi, penso io, mi stavano lanciando un messaggio di tolleranza: non è detto che chi è diverso da te sia una persona da combattere, di cui fidarsi poco, un potenziale nemico. Anzi. Forse è più civile e avanti di te, da lui ci sarà solo da imparare.

Faccio un esempio pratico: ogni volta che incontro degli asiatici, soprattutto indiani e giapponesi, rimango stupito dalla loro gentilezza, cortesia ed educazione. Mi rendo conto a volte con vergogna che il vero barbaro sono io. Sono gentili in ogni senso.

Insomma Luca, basta con i pregiudizi, i preconcetti e tutto il resto. Chi è diverso da me potrebbe essere anche migliore di me, questo mi insegna la parola "gentile".



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