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sabato 22 giugno 2024

PAT

A Milano c'è un palazzo che è una istituzione, il PIO ALBERGO TRIVULZIO, più brevemente detto PAT ma anche "Baggina" dai vecchi meneghini (é sulla strada per andare a Baggio).

Praticamente sconosciuto però fuori dalla città, è un noto ospizio per vecchietti, pardon come si dice adesso una R.S.A. (residenza sanitaria anziani) gestito ai tempi dal comune. Una volta era un posto immenso e molto degradato, finire i propri giorni alla Baggina ai tempi di mia nonna era considerato uno smacco. Meno male però che c'era, penso, altrove per gli anziani non c'era niente di niente.

Con gli anni però si è riqualificato e pulito, adesso è molto dignitoso, per certi campi anzi all'avanguardia e ormai ha perso quell'aura maledetta di anticamera del purgatorio che aveva una volta. Tutto pulito e ordinato, una piccola città nella città. Non ci sono più stanzoni promiscui e corridoi bui, è come un ospedale ma in un palazzo d'epoca. O perlomeno spero.

Ne parlo perché oggi mi sono recato proprio lì a trovare il mio anziano padre, che 20 giorni fa si è rotto il femore ed è ricoverato per un ciclo di fisioterapia. Che strano, nella strada davanti al PAT dove ho parcheggiato ho contato almeno tre negozi di onoranze funebri (sì, in questo post indirettamente si parla di morte). E' un luogo tutto particolare, forza.

Entrando ho ricevuto una impressione di "normalità" che non mi aspettavo, vista la passata cattiva nomea del posto. Che sollievo. Mio padre era in una stanza con tre letti, molto tranquilla, col televisore spento, a norma e imbiancata da poco con colori tenui, lui era pure seduto e vigile. Infermiere sudamericane passavano ogni 10 minuti ("in questo posto lo spagnolo è la seconda lingua"). Stanotte avevo fatto brutti pensieri (cosa si dice a un padre che forse vedrai vivo l'ultima volta?) ma destino permettendo lo rivedrò ancora. Io e lui ci siamo detti… no, meglio se queste cose rimangono tra noi.

(nella foto, i Tartari)

Per passare dal particulare al generale, come diceva Guicciardini, son curioso: come gestite il "problema" anziani nella vostra città? Ci sono posti per tutti? O la cosa è delegata alle famiglie? E' cambiato qualcosa ultimamente? Cosa si potrebbe proporre, fare?

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