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giovedì 13 giugno 2024

COSA NE PENSO DI ILARIA SALIS

Ho già vissuto questa cosa. Negli anni '70, gli Anni di Piombo, ero ragazzetto. Quando nelle assemblee (sì, una volta a scuola si facevano le assemblee) si parlava dei terroristi delle Brigate Rosse che promulgavano la lotta armata dura e senza paura, qualcuno saltava sempre su e li definiva "compagni che sbagliano". E vai con la discussione. …Estremismo, malattia infantile del comunismo.

Dico la mia in due punti. Primo punto: anche da ragazzo capivo bene che i terroristi sono solo criminali che usano non la democrazia ma un metodo violento e fascista per imporre le loro idee. Questi per me non sono mai stati "compagni che sbagliano" bensì delinquenti della peggiore risma, punto e stop. Con la scusa infame della politica scatenano la loro voglia di far male e uccidere. E mi fa male al cuore vedere che dopo 50 anni siamo ancora lì, alla politica fatta ghignando col bastone.

Ilaria Salis, dal mio punto di vista, è pertanto solo una delinquente. Per favore non venitemi a raccontare balle del tipo "poverina, non è stata ancora giudicata… come la trattano male in Ungheria… non ci sono le garanzie civili… stava lottando per tutti noi… vogliamo giustizia!".

E adesso veniamo al secondo punto: la Salis si è fatta eleggere alle recenti elezioni europee, riconquistando così la libertà e facendo marameo ai giudici ungheresi. La Legge lo consente? Sì. Personalmente però mi indispone molto che una legge nata per garantire serenità e imparzialità sia ridicolizzata e applicata a personaggi così discutibili.

Uno squallido trucchetto usato (intendiamoci bene) sia da personaggi di destra che di sinistra. E vorrei perlomeno che certa gente, che adesso esulta per la elezione della Salis come ieri si festeggiava per B o Previti, si rendesse almeno conto che sta facendo fare una PESSIMA FIGURA ALLA POLITICA, sempre più mercato delle vacche. Poi non ci sorprendiamo se con queste premesse l'astensione aumenta.

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