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mercoledì 6 luglio 2022

 IL POSTO PIU ' LIBERO  DEL MONDO

Casa mia. Non so negli altri paesi ma in Italia per me il massimo della libertà lo raggiungo tra le mura domestiche: a casa mia mangio quello che voglio, mi vesto come voglio, parlo e prego e faccio sesso come voglio, educo i figli come voglio etc.

Ho notato, che questa idea in noi è talmente profonda e radicata sin da bambini (“a casa mia faccio quello che voglio”) che facciamo fatica a credere che invece è stata una conquista degli ultimi secoli. Ci sono ancora intendiamoci per legge delle limitazioni, niente droga niente sangue niente minorenni, ma si può dire che in genere nelle nostre case godiamo di una grandissima libertà.

Guai se non è così: penso a certe mogli o figli per cui la casa è un inferno tirannico. In quei casi, non è solo lo psicologo che parla ma anche il buon senso, è facile prevedere che prima o poi finirà male. Attenzione quando dentro una casa manca la libertà.

La controprova a questo senso di libertà in casa l‘ho visto entrando nelle case degli immigrati: non era difficile notare che avevano ricostruito un piccolo angolo della loro terra. E così visitavo case del Perù, della Cina, della Romania, del Senegal, etc. Il massimo l‘ho visto in una famiglia serba, dopo 25 anni in Italia ogni sera tutti guardavano in religioso silenzio il TG serbo! (??)

Questa è gente, lo dico senza malizia e con la paura di essere frainteso, che non pensa affatto a “integrarsi”, a diventare italiana. Hanno la loro nazione nel cuore, come è logico, e sperano sempre di tornarci. Come ho detto altrove, il corpo è qui ma la testa è ancora là. Io mi accontenterei (fuori casa) di un comportamento civile e rispettoso delle nostre leggi e consuetudini. Sono in un paese straniero ma almeno a casa si sentono liberi.

Concludendo, se vuoi sapere dov’è il cuore di una persona, devi visitare casa sua. Lì è libero di esprimerlo. Casa dolce casa.  



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