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mercoledì 27 luglio 2022

LA SCENA DI UN FILM CHE MI HA IMPRESSIONATO DI PIU'

E' una stupidata e chiedo venia in anticipo, ma quando a 14 anni vidi questa scena rimasi a bocca aperta per l'incredulità. Sono sicuro che molti non capiranno (ma veramente, non è una frase per tirarsela). Comunque è il momento della verità, per cui Luca, fatti coraggio e racconta

Il film è Live at Pompei dei Pink Floyd, musicisti britannici che dopo The Dark Side of the Moon andavano fortissimo. Per soddisfare i fan di tutto il mondo girarono un concerto tra le rovine italiane di Pompei.

Ed ecco la scena che mi sconvolse: nel lungo brano musicale Saucerful of Secrets c'è un crescendo in cui il chitarrista David Gilmour con la sua chitarra slide fa dei suoni pazzeschi. eterei, che sembrano venire dal cosmo. Da ragazzo avevo ascoltato quel brano millemila volte e ogni volta volavo tra le stelle.

Io mi immaginavo grandi battiti d'ali, esplosioni psichedeliche, galassie che si scontravano, uomini in fiamme, onde altissime… e invece David mentre scorrazzava sulla slide era tranquillamente seduto con gli occhiali neri e scalzo per il caldo, bello comodo. Rimasi sconvolto dalla sua calma e dal contrasto che quella musica invece evocava in me.

Lo dicevo che non avreste capito. Manco io. Avevo 14 anni e il mondo era diverso da come l'avevo immaginato.



CHE SUPER EROE VORREI ESSERE

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Ma sono super eroi con super problemi. Soprattutto lui

Qui quando indossa il costume che si è cucito lui


MIGLIORARE LA MIA VITA

“Luca, come posso migliorare la mia vita?

“Sai che questa è una domanda che mi fanno spesso? Forse pensano che, essendo psicologo, abbia la ricetta per la felicità nel cassetto ma purtroppo non è così, ahimè.“

“Allora devo rassegnarmi a questa vita schifosa?”

“Ma no, tranquillo. Qualcosa puoi sempre fare, ed è qualcosa di importante, che anzi ha salvato molti.”

“Devo attraversare delle prove? Dimmelo, sono pronto, qualunque cosa. E‘ da quando ero giovane che non so cosa fare ma voglio cambiare.”

“Niente di così drammatico, però hai colto il punto di partenza, che vuoi cambiare. Se non c‘è questa volonta (e spesso è una tragedia ma non c’è nemmeno quella) non puoi fare nulla per curarti. Siamo già vicini al 50 % ti assicuro. E poi, proprio da psicologo, ti dico una cosa.”

“Dimmi, ti ascolto.”

E’ noto, i nostri genitori non ce li scegliamo, ed è da loro che è partita tutta la nostra vita. Nel bene e, purtroppo, anche nel male. La loro influenza è pesantissima.”

“Lo so, lo so. Quante notti ci ho pensato.”

“Ma ecco la buona notizia: loro non ce li siamo scelti, ma il nostro partner, il nostro lavoro e soprattutto i nostri maestri e obiettivi di vita ce li scegliamo noi. Noi. Possiamo essere forzati o condizionati a seguire una strada, ma arriva sempre il momento in cui decideremo in autonomia per quella strada o no.”

“Ho capito. Un po’ come arredare la mia casa. Alla fine sono io che decido come.”

“E da una scelta del lavoro, di un partner o di un maestro di vita azzeccato dipenderà molto, molto della tua felicità futura.”

“E quindi come posso migliorare la mia vita?”

Siediti e rifletti un attimo: ho scelto un lavoro adatto a me? Una buona compagna con cui essere felice? Il mio scopo nella vita è degno? E’ una cosa personale, che puoi fare solo tu.”

“Chissà se ce la farò, mi sembra difficile. Ho fatto tante cazzate in vita mia. A volte io mi racconto tante balle.”

“Ma c’è un’altra buona notizia! Arriva un’età nella vita (50 anni?) in cui ti rendi conto che il tempo delle scelte sbagliate è finito. Se avevo dei debiti li ho pagati tutti, ho versato già le lacrime, i cattivi maestri hanno rivelato la loro brutta faccia. Non è mai troppo tardi per iniziare una vita migliore. E ora sceglierò bene, basta scuse.”

Un pomeriggio il poeta Zhuang Zi sognò che era una farfalla svolazzante e soddisfatta, ignara di essere un uomo. Quando si risvegliò si accorse con stupore di essere Zhuang-Zi. Era confuso, non sapeva più se era Zhuang che sognava di essere una farfalla, o una farfalla che sognava di essere un uomo. Eppure tra lui e la farfalla c’era una differenza.

(Vita di Zhuang Zi, V° sec A.C.)



martedì 26 luglio 2022

 COME ERO A 20 ANNI

Qui a Roma con la fida chitarra. Mi piaceva girare in autostop per tutta Italia e dormire sotto le stelle. Altri tempi.



CHE NE PENSI DI QUELLA MADRE CHE HA LASCIATO SUA FIGLIA DI 18 MESI IN CASA DA SOLA PER SEI GIORNI CON SOLO UN BIBERON, FACENDOLA MORIRE?

E' una storia che fa orrore, da qualunque parte la si guardi. Per favore, questo è un invito che faccio a tutti per il futuro, anche a me stesso: quando avete sentore di queste storie, fate una segnalazione ai Servizi Sociali o ai Carabinieri. Queste tragedie possono proliferare solo nel buio. Non voltare le spalle, non stare zitti.


Qualcuno potrebbe dire "fatti i fatti tuoi". Questi sono fatti miei, per il semplice fatto che viviamo in un gruppo e tutto quello che facciamo o che non facciamo ci interessa in prima persona. Nessuno vive solo. Non confondiamo il riserbo con il menefreghismo

lunedì 25 luglio 2022

UNA STORIA INQUIETANTE

In Ospedale sono venuto a conoscenza di una storia inquietante. Chissà quanto vera.

In reparto infermieri e medici vanno tutti di fretta, troppi impegni che si accavallano. Un giorno, al posto dei soliti due infermieri, venne una OSS (operatrice sociosanitaria) di nome Rosanna ad aiutarmi a vestirmi e sistemarmi. L'avevo già intravista, era una donna molto intelligente, si capiva che era diversa dagli altri. Come mai era una semplice OSS?

Mi disse che faceva quel lavoro solo da sei mesi, prima era una manager in una ditta di costruzioni e guadagnava dieci volte tanto. Ellapeppa! Ma un giorno Rosanna se ne era andata sbattendo la porta e si era cercata un lavoretto il più possibile lontano da quel mondo. Era rimasta disgustata.

Come mai? Una storia già sentita. La sua ditta edile, come tante altre, sversava tutti i suoi rifiuti in una cava. Alcuni erano molto tossici, come un grosso carico di amianto pericolosissimo. Solo che sopra questa cava, in spregio a tutte le precauzioni, la ditta aveva deciso di costruire un condominio, con appartamenti che aveva venduto a prezzi bassi in un batter d'occhio.

"Tra qualche anno gli abitanti di quel condominio inizieranno a morire di tumore senza sapere perché, anche i bambini. Povere creature."

"Perché non li hai denunciati?"

Si mise quasi a piangere senza guardarmi. Confessò con gli occhi bassi che molti appartamenti li aveva venduti lei stessa alle famiglie, intascando una ricca percentuale. E sapeva benissimo come stavano le cose. Piena di sensi di colpa se ne era andata verso il lavoro più umile che poteva.

Quasi una storia dell'800. Non riuscii a farmi dire da Rosanna l'indirizzo di quella costruzione, anzi se ne andò di fretta. Forse si era esposta troppo o aveva inventato tutto e chi lo sa? Non ne parlammo più.




QUANDO INCONTRAI IL MIO IDOLO

Vi racconto un lato di me di cui solitamente non parlo molto, per il timore di non essere capito.

Sin da quando ero un topino da biblioteca amavo i fumetti e li divoravo: Topolino, Snoopy, Alan Ford, Tex, Geppo, l'Uomo Ragno, Silver Surfer, Sturmtruppen, Lupo Alberto etc tutti li leggevo. Avevo la testa persa nella carta. A volte me la mangiavo (non sto scherzando). La mia idea di felicità da piccino era avere una pila di fumetti di qua e un cartoccio di caramelle di là.

Quando passavo per l'edicola mi mettevo in silenzio a sfogliare e curiosare tra i vari albi, a volte per minuti. L'edicolante mi lasciava fare perché tanto poi sapeva che alla fine acquistavo sempre qualcosa. La passione mi è rimasta anche quando son diventato adulto: Pazienza, Milo Manara, Corto Maltese, Doneesbury, Torpedo, Bobo, Mort Cinder, Sandman e tanti altri. In un nuovo quartiere il primo che mi conosce è l'edicolante.

Un giorno in edicola adocchiai un fumetto di Martin Mystere, italianissimo nonostante il nome, era infatti ideato a Milano, intitolato La Piramide Nera.

Intrighi, misteri, soprannaturale, scienza… Era bellissimo, un fumetto per adulti senza volgarità ma pieno di cultura, mai banale, fantasia come piaceva a me. Diventai immediatamente un fan, collezionando tutto il possibile su di lui. Sapere che il suo ideatore, Alfredo Castelli, aveva ideato e disegnato lui stesso la striscia cult dell'Omino Bufo fu la goccia di miele che confermò la mia venerazione.

Essendo stimato professionista e padre di famiglia evitavo di rimarcare questa infantile passione ma tanto ve ne accorgete subito entrando in casa mia. "Quanti fumetti che hai" è frase di cui ho perso il conto.

Orbene, una sera dello scorso millennio venni a sapere che in un ristorante ci sarebbe stato pure egli lui, Alfredo Castelli in persona. Mi iscrissi e aspettai il momento propizio. Quando arrivò mi avvicinai timidamente con la mia copia di Piramide Nera in mano e gli chiesi un autografo, avevo 11… anzi no correggo 41 anni.

Lui sorrise e in prima pagina oltre alla firma scrisse "Così cominciano le più grandi disgrazie". Ce l'ho! E' mia! Ho una copia firmata! Unica e preziosissima! Sì sì sìììììì!!

(nella foto scattata al ristorante, il momento in cui un emozionato Luca Tartaro, accanto al maestro bonario e sorridente, mostra orgoglioso il poster dell'esclusivo Fan Club. Invidia, crepa!)

domenica 24 luglio 2022

COSA SEMBRA INNOCUO MA IN REALTA' E ' PERICOLOSISSIMO

 Mangiare una banana vicino ad un alveare. Sembra una stupidata ma della gente è morta e solo da poco si è scoperto perché. E' una conoscenza a parere mio degna di essere diffusa, soprattutto in estate non si sa mai.

Quando le api sono arrabbiate nere emettono dei feromoni (odori particolari), così avvisano tutto il gruppo che si avventa urlante contro il nemico. Ammazza! Uccidi! Da piccolino io sono stato punto da UNA ape e vi posso assicurare che è mooolto doloroso. Il vostro affezionatissimo si rotolava per terra urlando sino a quando quella santa di zia Filomena mi disinfettò e tolse il pungiglione. Piangevo dal dolore, Non immagino cosa voglia dire essere punto da uno sciame d'api.

Ed ecco la scoperta: il gradevole odore della banana contiene lo stesso feromone e basta che passi un'ape nelle vicinanze che subito si scatena l'impulso omicida. Il gruppo di compagne viene avvisato e dopo sono mazzi amari.

Conclusione: sono buone e fanno bene, ma non mangiate mai una banana all'aperto o camminando nei boschi, fatelo tra le mura di casa.

Perché è meglio non mangiare le banane vicino a un alveare? - Focus.it

(questo bimbo non lo sa ma rischia)



venerdì 22 luglio 2022

 QUALCOSA CHE NON SOPPORTO

Io soffro di pressione bassa. Questo significa che al mattino ci metto un po' a carburare, mi sveglio in genere di umore pessimo anzi confuso, mi sento pesante, passa del tempo prima di rendermi conto in che mondo sono, che anno è, che giorno è etc.

Ed ecco quello che non sopporto. La gente con la pressione alta si sveglia invece bella pimpante, attiva. Buon per loro, il fatto è che cominciano subito a farmi domande e ad avanzare richieste che in quel momento informe non ascolterei neanche.

Io ho visto che tollero al massimo una domanda, già alla seconda divento scorbutico e rispondo male. Chiedo di lasciarmi stare e loro insistono. Oh, non la capiscono e si offendono pure! E già la giornata parte male.

Ma io so come vendicarmi, cattivissimo me. In genere queste persone alle 9 di sera crollano. E allora sarò io a tenerli svegli con domandine questioni e pretese. Ecchecz!

(una canzone di Giorgio Gaber in cui spiega bene il problema, da quel geniaccio che era)



giovedì 21 luglio 2022

 LEGGERE NEL PENSIERO SI PUO'

Scrivi nei commenti quello che sta pensando la ragazza.
(Il cavaliere irritante di Berthold Woltze, 1874)



 DOLCE FAR NULLA

Un attimo fa ho dato un’occhiata nella stanza

ed ecco quel che ho visto:

la mia sedia al suo posto, accanto alla finestra,

il libro appoggiato faccia in giù sul tavolo.

E sul davanzale, la sigaretta

lasciata accesa nel posacenere.

Lavativo!, mi urlava sempre dietro mio zio,

tanto tempo fa. Aveva proprio ragione.

Anche oggi, come ogni giorno,

ho messo da parte un po’ di tempo

per fare un bel niente.

(Raymond Carver 1986)



QUALE TERAPIA METTONO IN ATTO GLI PSICOLOGI CON PAZIENTI ESTREMAMENTE INTELLIGENTI?

Ho una storia da raccontare, ma prima una precisazione.

Di che intelligenza si parla? Nella domanda non è specificato. Se per esempio la logica o la emotiva o sociale o fisica etc. Si può essere ferratissimi in una e assai carenti in un‘altra. Come ho spiegato altrove, è molto ma molto più importante per il destino di una persona il suo carattere (o “personalità” come si dice oggi), che è la fusione si spera armonica di tutte le “intelligenze” possibili. Ne ho parlato anche altrove.

Detto questo, presupponiamo che nella domanda si intenda “persone dalla grande intelligenza logica e formale”. Io per esempio da questo punto di vista ho una intelligenza medio alta (82° percentile) ma certo nella mia trentennale carriera di psicologo mi è capitato di incontrare pazienti molto ma molto più intelligenti di me.

Un giorno per esempio mi capitò in studio una coppia in cui lui era un biologo intelligentissimo, al 99° percentile (su 100 persone, 98 erano meno intelligenti di lui). Un genio, noto a livello internazionale, stimatissimo autore di pubblicazioni tradotte in tutto il mondo.

Eppure era succube di una moglie manipolatoria, “narcisista” si direbbe oggi, che lo rigirava come un calzino e una volta lo fece piangere in seduta. Questa donna non era intelligente al suo livello, ma sapeva bene come agganciare i punti deboli, le sue paure e spaventarlo.

Un giorno, davanti ad un evidentissimo raggiro della moglie lui si spaventò e saltò su come una mosca. Io mi incazzai e sbattei il pugno sul tavolo gridando: “Dottore ma cosa fa, reagisce? Ma lei non è al 99° percentile?”. Tacque e mi guardò con l’aria del cane bastonato. Aveva capito che, nel campo sentimentale, la sua intelligenza logica non contava nulla. O spero lo avesse capito.

Da questa e altre storie ho ricavato alcune osservazioni:

1. l‘intelligenza pura oggi è sopravvalutata, non basta per vivere felici. Spesso (non sempre) ci sono carenze medio gravi. Pensate al secchione che fa da tappezzeria alle feste. Lavorare in terapia insomma sull‘armonia della persona darà buoni frutti.

2. troppe volte l’ho visto: capi feroci e severissimi, dittatori crudeli e spietati, nell’intimità diventavano pezzi di pane, succubi di mogli, madri, fratelli…

3. meglio puntare, nella educazione di un figlio, alla formazione di un buon carattere, il più possibile globale e completo. L‘eccessiva specializzazione non mi suona bene per la felicità.

Ah, quanti desideri...

mercoledì 20 luglio 2022

COSA MI HA RESO TRISTE OGGI

 “Hanno ammazzato Brutus!”

“Chi, il cigno bianco del laghetto? Perché?”

“Stanotte un uomo mascherato è stato ripreso dalle telecamere mentre si avvicinava al cigno. Che essendo abituato agli umani l’ha lasciato venire vicino. E’ stato preso, strangolato e scuoiato, una scena terribile. Poi l’uomo se l’è portato via, forse per mangiarlo. Stamattina han trovato solo le piume.”

“Nooo, era l’idolo dei bambini al Parco Nord, la mascotte del quartiere. Brutus era amatissimo da tutti i milanesi. Ma chi può aver fatto una cattiveria simile? ”

“Lo troveremo. Il laghetto non sarà più lo stesso senza di lui. C’erano bambini che dopo averlo guardato volevano fare il cigno da grandi. Violentare la natura, togliere la gioia ai bambini… cosa c’è di peggio?

“Povero Brutus.” 



 UNO DI NOI

Barriere architettoniche in Vaticano ci sono? Comunque non demorde



martedì 19 luglio 2022

UNA STRANEZZA

C'è una stranezza che per molto tempo non ho capito. In genere, se le donne incontrano l‘ex marito per strada gli sparano (e qualcuna l‘ha fatto veramente). Troppe glie ne ha combinate, a causa sua troppo hanno sofferto, con strascichi che duravano anni e anni. Meglio se non si fa vedere, anzi proprio se sparisce.

Eppure, ed ecco la stranezza, so che c’è una percentuale di donne, meno piccola di quel che si suppone, che fa occasionalmente l’amore con l‘ex marito. All’inizio mi sembrava un vero paradosso poi son venuto a saperlo tante di quelle volte che non mi stupisco più. Forse volevano rimettersi insieme? Ma no, niente di impegnativo, non è che fosse il prologo per ritrovarsi, ormai le strade erano segnate. Ma capitava, magari una volta all’anno o anche meno, ma succedeva. Poi ognuno ritornava a fare la sua vita.

Davanti alle mie perplessità, una volta una donna mi confidò a bassa voce: “sai, in realtà non c’è proprio niente di strano. E’ una consolazione, un sollievo. In fondo dopo tanti anni lui mi conosceva bene. E mi sento sicura, non c’è bisogno di spiegare niente con lui. Questo per me è un mondo pieno di difficoltà, a volte sento proprio il bisogno di essere rassicurata, di lasciarmi andare. Allora capita”.

Ascoltandola pensavo che noi uomini spesso sbagliamo a valutare le donne, le riteniamo più toste e dure di quello che in realtà sono, fragili (se volete fraintendere fate pure).



lunedì 18 luglio 2022

LA MIA GIORNATA IDEALE

Mi sveglio, mi alzo, faccio le mie cose, una colazione abbondante, prendo le mie medicine etc. Poi mi siedo al computer e mi metto a scrivere. La sera spengo tutto, vado a letto e mi addormento. Il giorno dopo si ricomincia. Questa sarebbe la mia giornata ideale, che del resto vivendo da solo mi è capitata tante volte.

Impegni sociali, lavorativi, telefonate, visite degli amici, la fidanzata, fare l'amore, le vacanze, i vari incontri etc va tutto benissimo. Non sono un asociale e ogni tanto fa bene uscire. Anzi fa molto bene e ne sono felice.

Ma come una calamita mi sento attratto dal tipo di giornata che ho descritto. Del resto essendo malatino e con una certa età non è che posso temporeggiare molto. Se ho qualcosa da dire devo dirlo adesso.



QUALE TORTA MI RICORDA L'INFANZIA 

La Sant'Honoré, pandispagna ricoperto di panna, con corona di bignè e farcito di gelato. Esisteva qualcosa di più buono? No. Per me era il massimo che la vita poteva offrirmi da bambino. Mi sentivo ricco, beato e fortunato.

Quella santa donna di mia nonna, sapendo che io e mia sorella ne andavamo matti, ce ne faceva trovare sempre una bella fresca sul tavolo quando passavamo a trovarla: a tutti un fettino, il resto ce lo dividevamo io e mia sorella.

Oggi alla mia veneranda età una torta del genere la posso guardare solo in foto, pena coma diabetico fulminante, ma allora era il paradiso in terra. Non mi ricordo più quale ditta, forse l'Algida, ne commerciava una versione goduriosissima che divoravo a cucchiaiate.

Ah, la Sant'Honorè…. quanti pomeriggi io e lei. Era la felicità. A volte come è facile far felice un bambino.



domenica 17 luglio 2022

LA PRIMA ELEMENTARE

 Come sanno tutti gli italiani che hanno letto il libro "Cuore", una volta le scuole iniziavano il 1° ottobre. Oggi saggiamente hanno deciso di scaglionare i vari inizi perché era un casino: troppi bambini tutti insieme.

Ma una volta era così e io per la cronaca venni assegnato, col mio grembiulino nero, alla 1° C Il ricordo più vivido di quei giorni risale a pochi giorni dopo, al 12 Ottobre, anniversario della scoperta dell'l'America. La maestra ci raccontava come Cristoforo Colombo, dopo aver attraversato l'oceano sulle tre caravelle, si fosse inginocchiato sulle spiagge dell'isola Hispaniola e lì avesse avuto contatti con i primi indigeni. Come compito a casa quel pomeriggio dovevamo appunto disegnare le tre caravelle, mi ricordo ancora i loro nomi la Nina la Pinta e la Santa Maria. "Che ci vuole?", pensai tornando a casa.

Mi misi di buzzo buono e da bravo bimbetto disegnai con cura le tre caramelle: una all'arancio, una alla menta e una al limone. Il giorno dopo mostrai orgoglioso il mio disegno alla maestra. Ricordo che non fui l 'unico della classe ad aver commesso quell'errore. Lezione imparata subito: mal comune, mezzo gaudio!

(io son quello a sinistra)



venerdì 15 luglio 2022

LA FRUTTA IN MILANESE

Dato che il dialetto milanese sta piano piano sparendo, un poco come tanti altri, e dato che la cosa non so perché mi riempie di malinconia, oggi ho deciso di fare un passo indietro e vi racconto come si dicono in milanese i vari frutti, spesso con nomi molto differenti dall’italiano.

E’ stato infatti sorprendente per me notare come le parole abbiano varie origini da tutto il mondo. Ah l‘etimologia, mia vecchia passione liceale. Del resto da Milano sono passati tutti: latini, spagnoli, Napoleone, austriaci, oggi gli americani, domani i cinesi. La lingua cambia ma qualcosa a grattare bene resta, si scoprono tanti fili.

E in ogni caso sempre da lì si parte, dalla terra. Siamo tutti figli della campagna, figli mica delle stelle ma della terra (“uomo” deriva dal latino humus = terra, stessa radice di “umile”). Sono curioso, nel vostro dialetto come si dicono i vari frutti?

Arancia = narànz (dallo spagnolo naranja, a sua volta derivante dal sanscrito na-ranja = gradito all’elefante), detta anche portogallo (anche se la naranz de portugall era un tipo di arancia particolare, dolce e con molto succo)

Cedro = naranz brusc (per via del suo sapore forte)

Lampone = fambròs (francese framboise)

Albicocca = mognaga (latino armeniaca, proveniente dall ‘Armenia)

Pesca = persegh (cioé proveniente dalla Persia, anche se è originaria della Cina)

Fragola = magiuster (da majus, il mese di maggio in cui si raccolgono le fragole)

Pomodoro = tomato (origine chiaramente spagnola “tomate”, ma che a sua volta deriva dall’atzeco “jitomate” ricco d’acqua)

Ciliegia = scirega (qui non so perché)

Mela = Pomm (attenzione però: il pomm de terra era la patata, identico al nome francese)

Barbabietola = biedrava (francese betterava)

Piselli = erbion (dallo spagnolo “arveja”)

Carciofo = articioc (dal francese artichaut, a sua volta derivante dall’arabo al-khaloufa)

Ogni passaggio ha insomma lasciato tracce. Eventuali correzioni e suggerimenti saranno graditissimi.