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martedì 20 novembre 2018

NOTE SU UNA CANZONE MERAVIGLIOSA
Stairway to Heaven (Scala per il Paradiso) è la canzone più nota dei Led Zeppelin e una delle più belle e famose in assoluto. Tutti gli adolescenti negli anni ‘70 hanno mimato davanti allo specchio l’assolo finale di chitarra e solo per fortuna nostra gli specchi non possono parlare.
Tu sei donna e forse pensi che questa canzone non la conosci ma sbagli, ti assicuro. Molti ragazzi di allora hanno iniziato con la chitarra proprio per suonarla e impressionarti, provandola così tanto che un negozio inglese di strumenti musicali, esasperato dai dilettanti, aveva affisso il cartello “E’ severamente vietato arpeggiare Stairway to Heaven”.
Tutto inutile. Una radio rock che si rispetti la trasmette almeno una volta al giorno, sono 10 minuti (eh sì, è lunghetta) che chi ha il cuore rock sotto la cravatta ascolta deferente come un rosario.
Ma il testo cosa significa? Mistero. Nemmeno Robert Plant che è il suo autore lo sa. “L’ho scritto di getto, in modo automatico, stupendomi poi del risultato” dice nelle interviste. Io però non ci credo molto, fa parte un po’ del mito dei Led Zep come gruppo magico e poi il testo è costruito troppo bene.
Le parole sono una catena di immagini poetiche e positive (anche se i soliti balenghi vi hanno visto messaggi satanici), a parte l’ultimo inquietante verso: “to be a rock and not to roll”.
Un bel doppio senso diventato quasi proverbiale per indicare una situazione trattenuta, che non si sblocca: letteralmente vuol dire “essere una pietra e non rotolare” ma è evidentissimo il riferimento alla musica rock’n’roll, di cui i Led Zeppelin erano (e sono, poche balle) il top.
Curiosità: nelle versioni dal vivo non c’è il basso, John Paul Jones preferisce suonare l’organo. E se volete ascoltarne una versione insolita (l’hanno rifatta un po’ tutti) sentite quella di Frank Zappa, in cui l’assolo finale è suonato dalla sezione ottoni, cioè trombe, tube e tromboni.
Come direbbe Lino Banfi “raghezzi, siete proprio genièli!”. E tanto altro ci sarebbe da dire.
Solo una cosa: alla fine ho ceduto. Era una vita che volevo appenderlo sopra il letto e l’ho trovato a 15€ su Amazon.
My home, my music, my rules


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