PIETRO IL MORO
“Allora,
papà, che ne pensi dell’Olanda?”
“Mi
piace. E’ tutto molto curato e bello. Pensavo che a novembre
facesse più freddo se devo essere sincero.”
“Veramente
siamo a + 3 sopra lo zero.”
“Però
è un freddo secco, percepisco meno freddo che a Milano. E poi,
lasciamelo dire a me che sono in carrozzina, girare per queste strade
è un piacere, sono lisce e completamente accessibili ai disabili.
Non c’è il minimo gradino.”
“Qui
è la normalità, gli olandesi sono molto civili. Fin troppo, hanno
una vera ossessione per le regole. I primi tempi che ero qui a
studiare ammetto che ho avuto delle difficoltà. E poi non so se hai
notato, ma nessuno ha tende alle finestre.”
“Vero.
Ma così ti possono guardare in casa! E la privacy?”
“Qui
non devi avere niente da nascondere e non solo. Un mio amico che
aveva il salotto in disordine è stato rimproverato perché gettava
discredito al condominio.”
“Che
pressione sociale pazzesca. Nessuno si fa i fatti suoi insomma, sei
sempre osservato.”
“Poi
ti abitui. Perlomeno non c’è il pettegolezzo che regna in Italia.
Hai visto quanti alberi di Natale?”
“Che
bella atmosfera. Ci sono tante luci e Babbo Natale da tutte le parti.
Ma è diverso dal nostro: ha sempre il barbone bianco ma anche un
lungo bastone e una grande croce sul vestito rosso.”
“Non
farti sentire dagli olandesi che lo chiami Babbo Natale, lui è San
Nicola e viene molto prima.”
“San
Nicola di Bari?”
“Proprio
lui e tra pochi giorni il 5 dicembre è il suo giorno. E’ un bel
periodo, nei Paesi Bassi il natale è una festa veramente sentita. ”
“Toglimi
una curiosità. Perché tutti i bambini sono vestiti da paggetto, con
la piuma sul cappello e la faccia nera?”
“Si
vestono da Zwarte Piet, Pietro il Moro, il piccolo aiutante di San
Nicola, nero e agilissimo. Molto amato dai bambini.”
“Mai
sentito.”
“C’è
una leggenda su di lui che qui in Olanda va fortissimo. San Nicola
cercava un aiutante ma tutti rifiutavano, troppo faticoso. Disperato
si rivolse pure al diavolo che gli diede subito Pietro il Moro, un
folletto che all’inferno combinava solo pasticci.”
“Ah
ah ah, come tanti bambini!”
“San
Nicola da quel dì se lo porta sempre dietro. E’ il suo aiutante,
si arrampica sulle case per portare doni e caramelle ed è sempre
pronto a far capriole. Ogni tanto fa qualche scherzo ai bambini ma
San Nicola lo perdona sempre.”
“Che
tipo di scherzo?”
“Spaventa
quelli cattivi dicendo che li porterà all’inferno, cioè in
Spagna.”
“Spagna?”
“E’
da lì che veniva Pietro il Moro.”
“Non
è un po’ razzista tutto questo?”
“Il
contrario. Non sarebbe amato così tanto. Ogni anno io vedo le strade
invase da tanti piccoli Zwarte Piet. A suo modo è un eroe da
imitare.”
“Hai
ragione. Così i bambini imparano già da piccoli ad amare e
accettare la diversità. Forse è anche per questo che i disabili in
Olanda son così considerati. E bravo Pietro il Moro!”
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