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martedì 6 novembre 2018


L’ASSASSINO

Ormai il caso è andato in prescrizione per cui ne posso parlare.

Più di venti anni fa, quando appena mi era stata diagnosticata la malattia, lavorando in Tribunale venni a conoscenza di un caso particolare: ad un omicida condannato all’ergastolo era venuta la sclerosi multipla progressiva e gli era stato prescritto l‘interferone, che se ricordate allora pareva la panacea miracolosa.

“Però -mi dicevo pensando a lui- questa malattia è veramente democratica (concetto che non mi sono più levato dalla testa), colpisce belli e brutti, buoni e cattivi. Che grande mistero.” Se poi vi chiedete come un malato di sm possa uccidere... purtroppo la tecnologia aiuta, premere un grilletto non richiede molta forza. Basta avere sangue freddo e quel killer ne aveva sin troppo.

L’Avvocato faceva il suo mestiere, cioé il diavolo a quattro: il cliente doveva essere subito scarcerato e rimandato a casa, in modo che potesse seguire la terapia e gestire gli effetti collaterali (febbroni e dolori) al meglio. L’assassino però aveva una condanna pesantissima ed era pure sospettato di altri 4 o 5 omicidi.

E che, lasciamo libero uno così? Il Tribunale era in grave imbarazzo, si doveva garantire il diritto alla salute (lo so che molti di voi non saranno d’accordo, ma la Costituzione così recita) con la tutela della collettività. Alla fine si trovò una soluzione intermedia: l’ala di un ospedale fu ristrutturata e lì spedirono l’uomo, insieme ad altri malati che, è il caso di dirlo, infestavano le patrie galere (una volta ci capitò uno spacciatore con il morbo di Hansen, comunemente detta lebbra).

Per inciso, io riuscii a vederlo questo omicida malato: entrò in aula zoppicando e attaccandosi alle sedie, manovra che io adesso conosco fin troppo bene. Era barbuto e incazzoso. Si sedette guardandosi in giro con aria cattiva.
Io a mia volta scrutavo lui (all’epoca in Tribunale non avevo ancora detto nulla, dissimulavo bene) e pensavo a quello che avevamo in comune. Per me fu indimenticabile.

E venire a sapere dopo anni di fuoco che l’interferone per la progressiva non serve, che l’industria farmaceutica aveva preso in giro tutti...ah!



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